I rappresentanti del comparto commerciale e alberghiero ischitano hanno incontrato nella mattinata di ieri il vice-questore Maria Antonietta Ferrara, nuovo dirigente del Commissariato di Polizia di Ischia. Dopo i saluti del vicequestore Alberto Mannelli il nuovo capo della Polizia ischitana continua il suo iter per conoscere i componenti della società civile dell’isola. L’incontro si è svolto con Ermando Mennella, presidente di Federalberghi isole minori, Luca D’Ambra, presidente di Federalberghi Ischia, Francesco Pezzullo, presidente di Confesercenti e Claudio Cigliano, presidente Ascom.
L’incontro di presentazione è stata l’occasione per esporre al vicequestore i temi caldi che tartassano l’isola d’Ischia nell’ambito dell’ospitalità e dei commerci. Inevitabilmente il discorso si è concentrato sulle principali preoccupazioni che impensieriscono il mondo dell’ospitalità e dei negozi isolani. La piaga delle affittanze e del commercio abusivo, veicolato soprattutto da venditori ambulanti nei mesi più caldi dell’estate, sono stati alcuni dei temi sui cui la rappresentanza ha chiesto una mano. Dal punto di vista del mondo ischitano dell’ospitalità – ha specificato Luca D’Ambra, presidente di Federalberghi Ischia – abbiamo parlato dei problemi che riguardano l’ospitalità sommersa, evidenziando che il problema delle affittanze in nero continua a comportare un grave danno per l’economia ischitana. Un mercato parallelo, sommerso che crea disagio per il mondo dell’accoglienza riconosciuto e naturalmente anche un mancato introito per le casse dello Stato. Creano un problema importante anche di concorrenza sleale che penalizza due volte chi lavora a Ischia nel comparto turistico.
«Voglio ringraziare il vice questore per l’ottima iniziativa: incontrare i rappresentanti di categoria operanti sul territorio dimostra l’attenzione con cui certamente saprà ben svolgere il suo ruolo. Ha commentato Francesco Pezzullo, presidente di Confesercenti – Il vice-questore dimostra grande attenzione per la sicurezza del nostro territorio.. Da parte nostra daremo la più ampia disponibilità e collaborazione. Questa estate il continuo via vai dei venditori ambulanti che portano con sé il carico di stoffe, cianfrusaglie elettroniche, giocattoli e altri prodotti che possono suscitare l’attenzione dei compratori aveva suscitato la profonda apprensione di chi lavora nel mondo del commercio, denunciando un danno non indifferente non solo per gli affari di chi ha un regolare negozio, ma anche per il buon nome di un’isola che fa della buona accoglienza un vessillo. Ormai da qualche anno esercenti, commercianti e alte cariche dello Stato sembrano aver fatto quadrato e individuato nella categoria degli ambulanti il vero pericolo per la crescita economica delle località turistiche. La loro vendita di prodotti di ogni genere sulle spiagge è sempre più indicata come una delle cause della fatica che stringe in una terribile morsa i negozi che faticano a far quadrare i conti. Senza dimenticare l’annoso problema delle affittanze in nero che non solo fanno svanire introiti per le casse dello stato e opportunità di lavoro per le strutture, ma che attirano sull’isola anche un turismo di bassa qualità che non dà lustro al il buon nome dell’isola.