Albergatori accusati di peculato, la prima udienza slitta a novembre
Il Tribunale ha assegnato al collegio A della Terza sezione la celebrazione del processo
Il Presidente del Tribunale ha designato la nuova sezione che dovrà celebrare il processo ai sedici albergatori accusati di non aver versato l’imposta di soggiorno. Come si ricorderà la scorsa settimanala Nona Sezione del Tribunale di Napoli si era dichiarata incompetente per materia- parliamo di peculato – facendo tornare gli atti al Presidente per l’assegnazione ad altra Sezione specializzata. Ieri ha così avuto luogo la lettura dell’ordinanza che ha assegnato il processo alla Terza sezione collegio A. Contestualmente è stata fissata anche la data della prima udienza, al 15 novembre prossimo. L’accusa di peculato – per non avere versato la tassa di soggiorno al Comune di Forio – aveva provocato il rinvio a giudizio nei confronti dei titolari delle strutture ricettive coinvolte.
Essi rispondono del reato previsto e punito dall’articolo 314 del codice penale, ovviamente in modalità e forme diverse. La titolare dell’albergo Il Gattopardo si sarebbe appropriata indebitamente della somma di euro 30.246 per l’anno solare 2018 e di euro 46.117 per l’anno 2019 omettendo il versamento nei termini prescritti per legge a favore del Comune del Torrione. Analoga contestazione viene indirizzata al titolare del Tramonto d’Oro sempre per gli anni 2018 e 2019 per importi pari a 59.373 e 49.149 euro, mentre il gestore degli alberghi Baia delle Sirene e Punta del Sole non avrebbe versato tra 2018 e 2019 qualcosa come 29.904 euro, 46.014 euro, 61.708 euro e 96.573 euro. Stessa sorte anche per il gestore dell’Hotel Carlo Magno: le somme incriminate sono rispettivamente 49.009 euro per il 2018 e 62.019 per l’anno 2019. Il legale rappresentante dell’Hotel La Beccaccia non avrebbe invece erogato nelle casse del Comune di Forio 8.004 euro per il 2018 e 6.881 per il 2019. La contestazione alla titolare dell’Hotel Punta Imperatore riguarda solo l’anno solare 2019 per un importo pari a 16.866 euro. Una sola annualità, sempre il 2019, viene contestata anche al proprietario dell’Hotel Zaro che nel solo 2019 avrebbe omesso di versare 29.514 euro. Due anni di tassa di soggiorni non versata vengono contestati poi alla titolare dell’Hotel Terme Castaldi: al Comune non sarebbero stati versati 15.304 euro nel 2018 e 17.868 nel 2019. Il proprietario dell’Hotel Junior Village si è visto contestato solo il mancato versamento della tassa nel 2018 per un ammontare di 6.118 euro. La titolare dell’Hotel La Bagattella non avrebbe invece reso quanto dovuto nel solo 2019, precisamente l’importo contestato è pari a 22.476 euro. Sotto i riflettori della magistratura è finito anche il proprietario delle strutture Hotel Ring Hostell e Hotel Poggio del Sole per il mancato versamento dell’imposta nel 2019: mancano all’appello rispettivamente 500 e 1.792 euro. Sempre per il 2019 deve rispondere di peculato la titolare della struttura Hotel Parco Maria, non avendo versato 44.844 euro. L’Hotel Poggio Antico nel medesimo anno non avrebbe trasmesso al Comune 2.559 euro e questo avrebbe comportato il coinvolgimento della proprietaria. Per tutti, il giudice dell’udienza preliminare dott.ssa Mariarosaria Stanzione, lo scorso maggio ha disposto il rinvio a giudizio.