Da oggi, 15 settembre, sarà possibile presentare le richieste di contributo per le delocalizzazioni volontarie. Le disposizioni attuative e la relativa modulistica sono state illustrate oggi nel corso di un incontro con i cittadini, i Comitati e i professionisti, presso l’istituto enrico Mattei di Casamicciola, dal Commissario straordinario, Giovanni Legnini e dai tecnici della struttura commissariale. E’ stata un’occasione importante per illustrare nel dettaglio il decreto firmato lunedì scorso dal Commissario che contiene le modalità operative per il calcolo dei contributi, la relativa modulistica, il procedimento per la domanda preliminare e la richiesta di livello operativo degli edifici da delocalizzare. Tante le domande poste dai cittadini su un tema di fondamentale importanza per accelerare le attività di ricostruzione post sisma e post frana sull’isola.
L’Ordinanza 24, prevede, come si ricorderà, due categorie di delocalizzazioni. Da una parte, – ed è una vera e propria innovazione nei processi di ricostruzione post eventi calamitosi – le cosiddette “Delocalizzazioni Volontarie”. In questo caso la scelta di delocalizzare può essere effettuata liberamente. Dall’altra, quelle “Obbligatorie”, che non dipendono dal Commissario Straordinario e che dovranno essere attuate seguendo le indicazioni del Piano della Ricostruzione che sarà adottato dalla Regione sulla base del Piano Stralcio presentato dall’Autorità di Bacino il 7 agosto scorso. Per questo tipo di delocalizzazioni, la cui attuazione è dovuta a ragioni oggettive di sicurezza pubblica e privata e di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, non è previsto nessun termine iniziale e finale per la presentazione delle istanze di richiesta dei contributi. Mentre per le delocalizzazioni volontarie, le cui richieste possono essere presentate a partire da domani, la scadenza per le istanze è prevista per il 31 dicembre del 2023.
Nel corso della riunione l’ingegner Raffaello Fico, della struttura commissariale, ha spiegato nei dettaglio il sistema di calcolo dei contributi che possono essere concessi, le modalità di erogazione e la cosiddetta istanza preliminare che consente ai cittadini di conoscere con esattezza l’effettiva entità del contributo per poter avviare quelle indispensabili e preliminari ricerche di mercato e verificare la concreta possibilità di procedere ulteriormente nell’iter previsto dalla delocalizzazione senza precludere, nel caso contrario, la possibilità di ricostruire con le modalità ordinarie. Molte le domande poste dai cittadini. Qualcuno ha chiesto se fosse possibile utilizzare il contributo per acquistare un immobile fuori dall’isola. “Non è previsto. Solo se sarà chiesto da tutti i sei sindaci potrei prendere in considerazione questa ipotesi”, è stata la risposta. Grande attenzione anche sull’effettiva maggiorazione concessa sull’importo dei contributi. “E’ il massimo possibile che si può concedere con la legislazione vigente”, è stato spiegato. Per quanto riguarda la semplice monetizzazione dei danni, il commissario è stato esplicito: “Serve una legge del Parlamento”. E’ stato anche chiarito che, una volta calcolato il contributo, il suo uso è libero purché venga reinvestito sull’isola. Inoltre, l’eventuale demolizione dell’edificio – sempre per rispondere a uno dei quesiti posti durante la riunione – non fa perdere né il diritto al condono né al contributo che può essere concesso”. Molto importante la domanda preliminare che i cittadini possono proporre per conoscere in anticipo l’entità del contributo loro spettante e quindi poter assumere le decisioni definitive e affrontare il mercato disponendo della certezza delle risorse concedibili.
“Questi incontri sono importanti per diffondere informazioni corrette ai cittadini e la struttura commissariale fin dal primo momento si è messa a disposizione per fornire tutta l’assistenza alla popolazione – ha commentato il Commissario straordinario Giovanni Legnini – Abbiamo messo in campo una serie di strumenti che danno certezze ai cittadini e consentono di poter prendere decisioni anche in attesa dell’approvazione definitiva del Piano stralcio dell’Autorità di Bacino sul dissesto idrogeologico e del piano di ricostruzione della Regione. Porteremo, inoltre, avanti operazioni pubbliche per acquisire immobili o aree dismesse da cedere poi ai cittadini colpiti dal terremoto e dalla frana. Oggi due cittadini su tre possono agire, prendere le decisioni più opportune, presentare i progetti per la ricostruzione o per le delocalizzazioni volontarie, anche attraverso la presentazione di un’istanza preliminare. La ricostruzione, come ho sempre detto, dipende dall’iniziativa di tutti”.