Al via la terza edione del Festival Musicale Isola d’Ischia Vincenzo Buono
DI ARIANNA ORLANDO
Il destino immediatamente prossimo della musica bandistica ischitana si realizzerà in un evento che si prolungherà dal 24 al 26 di questo maggio delicato e prevederà la presenza e l’incontro tra realtà bandistiche extra-isolane e associazioni di altra natura artistica. Queste sono le premesse e le promesse del festival musicale isola d’Ischia Vincenzo Buono a cura della Banda Musicale Città Di Ischia. La musica, come si ripete spesso, è un alfabeto senza sillabe nazionali e, capace di superare i confini geografici o addirittura di esaltare le diversità e le differenze; è la lingua indomabile che non sapendo parlare nessuna lingua del mondo riesce a parlarle tutte e a risultare comprensibile a tutti. Coesa alle altre parti nell’esaltante occasione di fare musica, la banda Città di Ischia accoglierà festosamente l’associazione filarmonica Città di Ardea, l’associazione musicale “Licinio Refice” Patrica, la banda musicale “isola di Procida”: realtà che sfileranno e si esibiranno insieme all’ ASD Dancing Majorettes di Mentana, all’ASD Pattinaggio Artistico Ischia di B.Mele e D.Curci e al coro Vincenzo Buono dell’I.C.S. Anna Baldino.
Il successo dell’evento è profezia che si auto-avvera poiché si basa non solo sulla professionalità dei musicisti e degli altri artisti chiamati a intervenire nel festival ma anche sull’entusiasmo e la vivacità con cui gli stessi si legano alla prospettiva di “divertirsi insieme” nell’infaticabile processo creativo che porta alla preparazione di uno spettacolo. In una dinamica alternanza di sfilate ed esibizioni che saltano di giorno in giorno, dal 24 al 26 di questo maggio, si propone quindi al popolo turistico e non la possibilità di assistere a uno spettacolo unico che è la celebrazione della musica e in particolare della musica collettiva. Questo festival è di certo la manifestazione più evidente del fatto che, sebbene le numerose e ridondanti critiche sulla società attuale, i giovani sono e restano attratti dalle prospettive artistiche che il loro contesto sociale gli propone e che I più grandi sono spesso garanti di questa trasmissione d’amore. Il festival giunto alla sua terza edizione è anche stavolta l’opportunità di svecchiare un concetto che, solo nella lingua, può sembrare antico: la musica di banda è infatti perfettamente viva e in salute e le sue tradizione e tradizionalista si trasmettono in modo entusiasmante in un flusso che discende cronologicamente dal prima fino al dopo.
Il programma è ricco e capace di soddisfare “il piacere d’arte” di “qualsiasi essere umano sulla terra”: ciascuno, ad assistervi, tornerà a casa sazio e stordito di bellezza perché d’altronde la musica, la danza e le arti figurative possiedono quella capacità naturale di riempire senza appesantire e di ubriacare senza alterare la logica. Scomporre i sensi, donarsi e darsi senza dividersi, moltiplicarsi per dieci cento e mille: così la musica tesse la tela per catturare nuove leve, così ci si lascia ispirare dalla danza, così si resta incantati di fronte a un quadro. E di fatto ricordiamo che durante il corso di tutto l’evento, come da programma riportato, presso la Galleria Mazzella(in via Luigi Mazzella 94 Ischia) saranno esposte le opere grafiche dell’architetto Pasquale Mazzella. Nel nostro esordio abbiamo potuto solo predisporre il lettore a ciò che sarà e abbiamo fatto in modo che la parola susciti in lui la fame e la sete per il festival che avrà luogo tra pochissimo; per il prosieguo ci deve attendere e benevolmente deve perdonare la nostra retorica e la nostra devozione per ciò che la musica e la festa riescono a suscitare, riescono a fare e a unire.