Al pizzaiolo ischitano Marco Manzi i tre spicchi dal Gambero Rosso
di Isabella Puca
Ischia – È ischitano uno dei pizzaioli migliori d’Italia. A deciderlo è la guida del Gambero Rosso che ha assegnato a Marco Manzi, classe 1990, l’ambito riconoscimento dei tre spicchi. “Marco Manzi – scrivono di lui – è il nuovo enfant prodige della pizza verace napoletana a Firenze. La sua prima vocazione è stata la pasticceria che gli ha permesso di trascorrere cinque anni a Roma accanto allo chef Kotaro Noda. Tornato a Ischia nel 2012 ha aperto una pizzeria da asporto ed è entrato in breve tempo in AVPN, per poi trasferirsi a Firenze dove a giugno 2016 ha inaugurato Giotto”. Insomma, un gran bell’ e meritato riconoscimento. «La soddisfazione è stata immensa, – ha dichiarato Marco – da quando ho aperto ho avuto molte visite di giornalisti prestigiosi di quotidiani nazionali, ma ricevere 3 spicchi dal Gambero Rosso è stata una cosa totalmente inaspettata. Essere quotati insieme ai migliori pizzaioli è un sogno di molti pizzaioli». Da Ischia è andato via per amore, la fidanzata Jaclyn studia proprio lì a Firenze dove, a giugno dello scorso anno, è nata la pizzeria Giotto. «Il nome è stato difficile da scegliere, ma alla fine, nel contesto Fiorentin, era il nome più appropriato. Il motivo principale è perché l’artista Giotto è il creatore del cerchio perfetto e quindi collegabile alla rotondità della pizza». Sono otto in più rispetto allo scorso anno i Tre Spicchi assegnati dal Gambero Rosso, e per la prima volta c’è anche una donna ad aggiudicarsi il titolo: si tratta di Marzia Buzzanca con la sua Percorsi di Gusto a L’Aquila. Tre le tipologie di pizza esaminate secondo criteri di lievitazione, impasto, selezione della materia prima, cottura, profumo e sapore. «Probabilmente – ha aggiuntO Marco – chi mi ha valutato avrà notato il lavoro che impiego nella scelta delle farine, dei prodotti, le lavorazioni e avrò saputo trasmettere per bene ciò che faccio». Da Firenze non ha mai dimenticato Ischia a cui è stata dedicata una pizza subito dopo la scossa del 21 agosto; «ho pensato, con il mio lavoro, di dare una mano ai terremotati scegliendo una pizza il cui ricavato andasse direttamente loro. Ho così creato una pizza bianca con pomodorini datterini gialli, rossi e pesto. Da lì ho pensato anche di organizzare una serata il cui incasso andasse sempre alle persone che sono rimaste senza una casa». Marco Manzi nasce pasticciere, per 5 anni ha lavorato al Grande Albergo della Regina Isabella dopodiché, per un anno, è stato al Grand Hotel in via Veneto a Roma, «sono rimasto lì fin quando mia madre non mi chiamó per dirmi che la pizzeria che aveva fittato si era liberata . Così decisi di tornare a Ischia dove cominciai ad imparare il mestiere dal mio maestro Franco di Massa dello Chalet Primavera, e dopo qualche mese, ho aperto la mia pizzeria a Forio». Dal 2012 Marco ne ha fatta di strada e ora si gode il meritatissimo riconoscimento, «progetti futuri? Per il momento – conclude -è ancora da decidere per ora gli impegni sono tantissimi, e le proposte arrivano a raffica sia di aprire filiali in Italia che all’estero sia offerte da produttori. Per il momento non mi sbilancio».