Il mare è accessibile a tutti, anche a chi è costretto in carrozzella. A Ischia, anche quest’anno lo è grazie al rinnovato impegno della UILDM Unione Italiana lotta alla Distrofia Muscolare Sezionedi Ischia e Procida che mette a disposizione sedie JOB e speciali sdrai per fare il bagno. Gli ausili sono a disposizione di chiunque ne faccia richiesta. Parliamo del progetto “Vai al mare con UILDM” che permette a coloro che vivono la disabilità di recarsi in spiaggia senza problemi.Anche quest’estate, quindi, alcune spiagge delle isole di Ischia e Procida mettono a disposizione alcune sedie JOB per permettere alle persone con disabilità di fare bagni al mare in completo relax.
A Ischia l’iniziativa è nata nel 2013, e nel 2014, visti gli ottimi risultati ottenuti, il progetto è stato replicato nell’isola di Procida.Sette sull’isola le spiagge attrezzate e accessibili alle persone con disabiltà: a Barano, lungo la spiaggia dei Maronti il Lido Belmare, (tel 081905655), a Forio, in località Chiaia, il lido fratelli Mattera, (www.lidomattera.it – seasons@lidomattera.it tel 0813332530 mob 3494915149) e a Citara presso il Bagno bar Viola(tel 081909216 – bagnobarviola@libero.it ) e il Lido Il Galeone, (tel 081980404). A Ischia, invece, presso la Spiaggia di San Pietro ci si può rivolgere al Lido Ippocampo, (tel 081991676) e al Bagno San Pietro, mentre alla spiaggia dei Pescatori al Bagno di Leva. A Procida resta unico, invece, lo stabilimento che dispone della sedia job ed è il lido Sunset beach alla Chiaiolella. Per gli stabilimenti elencati, dunque, vi è a disposizione gratuitamente, anche per i bagnanti delle eventuali spiagge libere attigue, una sedia Job offerta dalla UILDM Napoli, sezione distaccata di Ischia e Procida in collaborazione con la sezione Lions Ischia e la sezione Rotary Ischia.Progettata per persone con problemi di mobilità la sedia Job – che tradotto sarebbe jamm ‘o bagn – è, infatti, adatta per muoversi sulla sabbia e nell’acqua del mare. Non a caso la sedia J.O.B. è costruita con due ruote che rendono possibile la locomozione anche su percorsi particolari come la sabbia delle spiagge. La strada per raggiungere l’idea di un’isola, e quindi di un turismo più accessibile, si fa quindi sempre meno in salita. L’accessibilità turistica rappresenta, per l’isola, una crescita culturale, un modo di porsi e di essere, da radicare nel tempo e nella storia dei luoghi e delle persone.
Oggigiorno basta fare una ricerca nel vasto mondo di internet, magari su di un sito come Tripadvisor, per capire, girovagando nel marasma dei commenti rilasciati dei turisti, quanto Ischia sia una località accessibile ai disabili. In molti, infatti, prima di prenotare la propria vacanza, cercano online la risposta al loro quesito: se sceglierò l’isola d’Ischia per le mie vacanze, potrò accedere tranquillamente in spiaggia nonostante sia obbligato su di una sedia a rotelle? Oltre la sedia j.o.b., tra i requisiti necessari di accessibilità necessari nei vari stabilimenti deve esserci: un wc e uno spogliatoio riservato ai disabili e un’ampia passerella che possa condurli facilmente in prossimità della battigia. Pare che, di anno in anno, siano sempre di più gli stabilimenti ad adeguarsi requisiti imposti dalla legge (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (Legge 9 gennaio 1989, n. 13)”). Questa è senza dubbio un’ottima notizia e il pensiero va subito a Peppe Varchetta che dalla sua “Ferrari” ha difeso e combattuto, finché ha potuto, i diritti di chi come lui desiderava fare un bagno nel nostro mare e non poteva perché costretto alla sedia a rotelle.Piccoli segni di civiltà e l’estate si fa sempre più accessibile, per tutti!