CULTURA & SOCIETA'

Al convegno dell’AIPARC la forza del volontariato nel cambiamento sociale faro di speranza e solidarietà: sull’isola si è fatta la differenza

Le attività socioculturali dell’AIPARC presieduta da donna Caterinas Mazzella lasciano il segno – L’archeologa di Lacco Ameno Mariangela Catuogno ci mette del suo - Apprezzatissimi gli interventi dei relatori: Don Antonio Mazzella, dottore in liturgia e cappellano dell’ ospedale Anna Rizzoli ha proposto una riflessione sull’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, partendo dall’assunto che prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. Assunta Amelio, presidente regionale dell’A.V.O. ( associazione volontari ospedalieri), ha illustrato con chiarezza e sensibilità il delicato ruolo svolto dai volontari A.V.O. Antonella Pirozzi vicepresidente regionale A.V.O. e socia CT AIPARC Ischia ha evidenziate le attività dell’A.V.O.-sezione Ischia

Il Convegno voluto dall’ Aiparc e presieduto con efficacia e spirito collaborativo con altre associazioni operanti nel sociale sul territorio da Donna Caterina Mazzella, ha lanciato segnali tangibili di speranza e solidarietà che la comunità isolana sa recepire. “Un incontro di grande valore per chi come me, ha commentato Anna Rispoli, era a digiuno di certe realtà operanti sulla nostra isola e in circostanze tragiche verificatesi non molto tempo fa”. Il convegno “Prendersi cura: dalla condivisione di intenti all’agire solidale” tenutosi presso la sala “Antonio Pagano” nel Palazzo Vescovile è stato in realtà un momento di profonda riflessione sul tema della solidarietà intesa come dono sincero di sé. Dopo i saluti di don Emanuel Monte in qualità di Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e del Mudis, della Presidente del CT Aiparc Ischia( promotore dell’ incontro) Caterina Mazzella, della Vicesindaco del Comune d’ Ischia Avv. Ida De Maio e dell’Assessore alla Cultura Dott.ssa Feliciana Di Meglio, Don Antonio Mazzella,dottore in Liturgia e Cappellano dell’ Osprdale Anna Rizzoli – di fronte ad un pubblico numeroso e attento, ha proposto una riflessione sull’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco, partendo dall’assunto che prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi. A seguire l’intervento di Assunta Amelio, Presidente regionale dell’A.V.O ( Associazione Volontari Ospedalieri), che ha illustrato con chiarezza e sensibilità il delicato ruolo svolto dai volontari A.V.O e in particolare grazie all’intervento di Antonella Pirozzi Vicepresidente regionale A.V.O e Socia CT AIParC Ischia , si sono evidenziate le attività dell’A.V.O-sezione Ischia. Erano presenti molti volontari ischitani!

Infine ,è intervenuta la Dott.ssa Marianna Sasso , che con esempi concreti ha illustrato le attività di sinergia tra le varie associazione di volontariato sull’isola d’Ischia durante la Pandemia da Covid-19 e la Frana di Casamicciola, delineando un quadro di assoluta condivisione di intenti in un momento così tragico per la nostra comunità. L’ evento e’ stato magistralmente introdotto e coordinato dalla dott Mariangela Catuogno ,archeologa e Resp Comm Arte e Cultura Aiparc Ischia Concludo con le parole di Papa Francesco: “Non comunico effettivamente con me stesso se non nella misura in cui comunico con l’altro. Questo spiega perché nessuno può sperimentare il valore della vita senza volti concreti da amare. Qui sta un segreto dell’autentica esistenza umana, perché la vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza; ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà”. Nel cuore pulsante della nostra società, il volontariato si impone come un faro di speranza e solidarietà, illuminando il cammino verso un futuro più responsabile e collaborativo. Questa nobile causa si rivela non solo un atto di pura generosità ma anche un potente motore di cambiamento sociale. Attraverso il volontariato, individui di ogni età e background si uniscono per affrontare concretamente sfide globali, costruire comunità resilienti e promuovere una cittadinanza attiva e partecipativa. Il volontariato si configura come una forza motrice essenziale nel promuovere il cambiamento sociale. Al di là del semplice atto di dare, rappresenta una dichiarazione potente di impegno verso la solidarietà e la responsabilità sociale. In numerose organizzazioni no-profit, il lavoro volontario si traduce in progetti di sviluppo comunitario che migliorano la vita quotidiana di migliaia di persone.

Dalle piccole azioni locali alle grandi campagne di advocacy, i volontari sono spesso in prima linea, testimoniando come la cittadinanza attiva possa lasciare un’impronta indelebile sul tessuto sociale. Attraverso esempi concreti di successo, si evidenzia l’importanza di ogni singolo contributo nel dar vita insieme alle storie di comunità più giuste e inclusive. Impegnarsi in attività di volontariato apre un mondo di opportunità non solo per chi riceve ma anche per chi dona. Sul piano personale, l’esperienza di volontariato arricchisce l’individuo, offrendo prospettive nuove ed uniche, sviluppando competenze trasversali e rafforzando il senso di appartenenza a una comunità. Professionalmente, contribuisce a costruire un curriculum vitæ distintivo, evidenziando capacità come leadership, lavoro di squadra e problem solving. Allo stesso tempo, il volontariato alimenta lo sviluppo comunitario, promuovendo l’equità, l’accesso all’educazione e la salute, e sostenendo iniziative ambientali. È un circolo virtuoso di dare e ricevere, dove ogni azione volontaria genera un impatto positivo che va ben oltre l’atto stesso e di cui ne beneficia la stessa persona volontaria. Il percorso del volontariato, pur essendo ricco di gratificazioni, non è esente da sfide. Le organizzazioni no-profit spesso si scontrano con limitazioni di risorse, difficoltà nella gestione dei volontari e sfide nella raccolta fondi. Tuttavia, l’ingegnosità e la determinazione dei volontari e dei leader di queste organizzazioni portano alla luce soluzioni innovative. L’adozione di tecnologie digitali e l’accesso ai relativi canali, per esempio, ha aperto nuove vie per la raccolta fondi e il coinvolgimento della comunità, mentre la formazione e il supporto continuo ai volontari migliorano progressivamente l’impatto delle loro attività. Il superamento di queste barriere non solo rafforza l’efficacia del lavoro volontario ma riafferma anche il potere dell’azione collettiva nel costruire un futuro più equo e inclusivo.

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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