Aiuti al Turismo, isola escluse: la rabbia di Federalberghi
La nota congiunta dei presidenti di Ischia e Capri fa seguito a quella del responsabile campano Costanzo Iaccarino: “Senza aiuti saranno guai per i lavoratori”
Le ultime decisioni del Governo a favore delle imprese turistiche delle sole città metropolitane, compattano le aziende del turismo, e dopo la protesta espressa dal presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, arriva un documento delle associazioni delle zone balneari e montane della Campania con in testa le Federalberghi di Capri, Ischia & Procida a cui si sono associate le Federalberghi Campi Flegrei, Costa del Vesuvio, Pompei, Penisola sorrentina, Caserta, Avellino e Salerno. A nome di tutte parlano il presidente di Federalberghi Isola di Capri, Sergio Gargiulo e Luca D’Ambra presidente dell’isola di Ischia & Procida, località toccate in modo sensibile dall’andamento negativo di una stagione che risente delle limitazioni imposte dalla crisi dovuta al covid19 che di fatto ha bloccato i flussi esteri, quelli che nei mesi estivi hanno da sempre rappresentato lo zoccolo duro degli arrivi specie a Capri, ma anche Ischia e Procida.
“A sentire qualche onorevole o senatore – spiegano i due presidenti – gira voce che il turismo italiano sia in risalita perché le spiagge sono piene e qualche collega di Governo a queste voci ha creduto visto il contenuto dell’ultimo decreto legge varato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il testo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese turistiche attive nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane dove si è registrato un forte calo di turisti stranieri a causa delle restrizioni alla mobilità legate alla pandemia da Covid-19. Decisione che in pratica esclude le località balneari e montane dagli aiuti. A questi signori, a quelli che parlano ed a quelli che decidono, vorrei consigliare di fare valutazioni e prendere decisioni non prima di aver studiato e aver capito cosa è il turismo inteso come economia e come fenomeno, cosa significa incoming e e già che ci sono, provare a fare due calcoli, peraltro neanche cosi complicati. Solo così potranno capire, forse, il dramma delle nostre aziende in questa estate partita pro forma, per dire che l’estate c’è stata nonostante tutto e per provare a limitare i danni. Ma i danni, economici ed occupazionali, e quindi sociali, ci saranno. Eccome”