Ai Maronti si coprono le targhe per accedere alle ZTL
Lo stratagemma non è solo una piaga che colpisce le strade che conducono alla spiaggia baranese, ma viene utilizzata in tutta l’isola per aggirare l’occhio vigile della Polizia Locale. Una dimostrazione che ricorda quanto sia importante avere vigili in persona a sorvegliare le zone sensibili dell’isola
La videosorveglianza come panacea a tutti i mali che affliggono le strade isolane? Tutt’altro. Fatta la regola, trovata la scappatoia e il modo di aggirare i sistemi pensati per regolare, in automatico, il traffico. La presenza delle telecamere all’ingresso di quelle strade che dovrebbero essere vietate al transito non bastano a disincentivare la cattiva abitudine a ignorare segnaletica orizzontale e disposizioni dei municipi isolani che tentano come possono a sopperire alle ataviche mancanze di agenti della Polizia Locale per tentare di dare una parvenza di tranquillità alle zone ad alto tasso turistico.
Se i vigili sono pochi si installano telecamere e si spera che gli automobilisti e i centauri rispettino le regole. Ma non è così. Basta fermarsi per qualche minuto nel piazzale dei Maronti per rendersi conto di quanto infrazioni vengono commesse di fronte alla discesa che permette di avvicinarsi alla spiaggia dei Maronti con il proprio motorino e che per ovvi motivi di ordine è chiuso all’accesso dei veicoli, fatta eccezione per gli autorizzati.
Ed è soprattutto chi guida i veicoli a due ruote che si intrufola nella discesa posizionata alle spalle dell’edicola dei Maronti impunemente, senza timore di essere immortalati dalle telecamere. L’occhio vigile della Polizia Municipale di Barano è forse guasto? Tutt’altro. Funziona bene e registra le prese in giro degli occupanti dei motorini e degli altri mezzi che per non far riconoscere l’autore del transito irregolare si affida a uno stratagemma molto semplice.
Con le borse della spiaggia, parei, cappelli, teli mare o qualsiasi altro oggetto utile alla causa provvedono a coprire la targa così da impedire a chi controlla le registrazioni della zona videosorvegliata di poter risalire all’autore del misfatto.
E
così, uno dopo l’altro, i motorini che approfittano dello
stratagemma vengono parcheggiati a due passi dalla spiaggia. Un vero
e proprio smacco per l’ordinanza del comune che da metà giugno
impedisce, o dovremmo dire “impedirebbe”, ai veicoli di
avvicinarsi alla spiaggia con mezzi motorizzati.
Ma la cattiva
abitudine non è un’esclusiva della spiaggia dei Maronti. Lo
stratagemma di coprire con qualsiasi oggetto disponibile è
ampiamente sfruttato su tutta l’isola. Da Ischia a Serrara Fontana,
passano per Lacco Ameno, Casamicciola e Forio, coloro che si prendono
gioco delle telecamere sono tantissimi. Ma d’altro canto non è di
certo una cattiva abitudine di cui ci si può fregiare di essere
unici testimoni.
Sulla terraferma la cattiva abitudine è prassi. Soluzioni? Semplicemente è bene rendersi conto che installare telecamere ad ogni angolo dell’isola, sperando che l’occhio vigile del Grande Fratello possa servire da deterrente alle piccole e grandi infrazioni alle regole, è tempo perso. Lasciare che le telecamere, da sole, facciano il lavoro di vigilanza che richiede anche la presenza assidua degli agenti di Polizia Locale è tempo perso, come dimostra la vera e propria presa in giro che automobilisti e centauri pronti a sfruttare ogni tipo di stratagemma pur di evitare multe o sfruttare occasioni di parcheggio selvaggio, attuano ai danni della collettività e soprattutto di chi rispetta le regole.
È vero che noi utenti della strada talvolta siamo un po pirati , ma è anche vero che i comuni lo sono piu di noi Specialmente il comune di Barano ( pensate che nella piccola cittadina lasciano parcheggiare sugli incroci ( in particolar modo davanti al bar posto vicino la ex banca di Napoli…davanti la conad chiudendo la curva e creando una baraonda di traffico , e lasciano scaricare i camion con i”muletti ” sulla strada cosa che è vietata dalla legge stradale ) e pensano ai Maronti ? Ma mi facciano il piacere !!!