Aggredisce la fidanzata a Forio, arrestato e condannato
I carabinieri hanno arrestato Davide Marino: a intervenire per primo un militare che aveva notato come l’uomo, a una fermata del bus, stesse schiaffeggiando con violenza una donna
Una vicenda che ha avuto come location la nostra isola e che conferma una volta di più come il triste fenomeno della violenza sulle donne sia sempre più diffuso e non accenni a placarsi. Con episodi di cronaca che non si registrano più soltanto nel chiuso delle mura domestiche ma addirittura anche in strada e in pieno giorno.
La storia che vi raccontiamo si è consumata sabato scorso nel primo pomeriggio in quel di Forio, un pomeriggio apparentemente tranquillo. Per tutti, forse, tranne che per una donna che si è trovata a fare i conti con la rabbia del proprio fidanzato, che non è diventata devastante solo grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine che non senza qualche problema sono riuscite a placare i bollenti spiriti dell’esagitato di turno. Erano circa le 14 quando un carabiniere in servizio presso la Stazione di Forio, libero dal servizio, stava percorrendo la SS 270 in direzione Forio-Panza. L’attenzione del militare veniva richiamata dalla presenza di una coppia di giovani a lui sconosciuti che si trovava sulla fermata dell’autobus. Improvvisamente, all’apparenza senza alcun motivo giustificato, l’uomo colpiva violentemente la ragazza sul volto in modo ripetuto. Il carabiniere, a quel punto, temendo per la sua incolumità, dopo aver contattato la centrale operativa di Ischia e dunque gli uomini guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione, procedeva a intervenire personalmente nel tentativo di porre fine a quella che poteva diventare una violenta aggressione.
Immediatamente l’esponente dell’Arma si è qualificato esponendo il tesserino di riconoscimento e cercando di calmare il giovane chiedendo spiegazioni su quanto stesse accadendo: il tutto, evidentemente, con l’intento di guadagnare minuti preziosi in attesa dell’arrivo dei rinforzi dalla caserma. Nel corso della breve mediazione, il militare veniva a conoscenza che il ragazzo di provenienza casertana si trovava sull’isola accompagnato dalla predetta presenza femminile, sua compagna. La ragazza, in chiaro stato di agitazione psicofisica e con in volto evidenti segni di percosse, con occhi impauriti riferiva al militare intervenuto di trovarsi sul posto per accompagnare il giovane, suo ex fidanzato, al porto. In ogni caso l’uomo, Davide Marino, nonostante l’invito del carabiniere, si dimostrava riluttante e non forniva le sue generalità che comunque venivano date dalla ex fidanzata. Purtroppo però gli animi si surriscaldavano: il Marino aveva in mano una bottiglia di birra aperta e più volte con fare minaccioso avvicinava il suo volto a quello del militare, quasi a mò di sfida, forse con l’intento di farsi colpire. A questo punto il giovane dopo aver strattonato con violenza il tutore dell’ordine lo minacciava di morte e cerca in ogni modo la colluttazione. Nel frattempo, però, sul posto giungevano anche gli uomini del Nucleo Operativo Radiomobile che bloccavano Davide Marino ammanettandolo. Il carabiniere che lo aveva tenuto bloccato veniva refertato all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno dove riportava ferite giudicate guaribili in cinque giorni salvo complicazioni.
La donna vittima dell’aggressione, a sua volta sporgeva querela raccontando di essere stata aggredita a seguito di un litigio iniziato mentre i due erano a casa di lei. Gli indizi a carico del casertano emergevano così in maniera chiara e inconfutabile e per questo motivo i carabinieri lo dichiaravano in stato di arresto con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dell’accaduto veniva informato il sostituto procuratore di turno dott.ssa Federica D’Amodio che disponeva che Davide Marino fosse ristretto nelle camere di sicurezza della caserma di via Casciaro in attesa del processo per direttissima. Il rito è stato celebrato ieri mattina dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Napoli il quale ha dapprima convalidato l’arresto dei carabinieri e al termine dello stessoi ha condannato l’imputato alla pena di otto mesi di reclusione con pena sospesa ma con obbligo di presentazione alla pg di Caserta per tre volte alla settimana: la firma dovrà essere apposta ogni lunedì, mercoledì e venerdì tra le 16 e le 17.