«Affondate i barconi, comprese le scimmie!», ecco gli “haters” in salsa ischitana
Augura la morte dei migranti e posta il pensiero sui social network, il professionista ischitano dell’accoglienza commenta così la decisione del Viminale di aumentare i fondi per l’accoglienza
Non c’è alcuna pietà nelle parole di un concittadino isolano che di fronte alle immagini dell’ennesimo sbarco e delle notizie diramate dai media nazionali ha pensato bene di commentare con parole durissime la notizia. Sulla scia dell’ondata di odio che caratterizza l’argomento immigrazione e che da ormai anni esacerba gli animi, c’è chi di fronte agli sbarchi perde la pazienza e spera nell’annegamento di chi naviga il Mediterraneo alla ricerca di un posto diverso dove vivere, non lasciandosi sfuggire nemmeno il commento xenofobo. «Affondate i barconi! Comprese le scimmie!» Queste le parole che alcuni isolani hanno avuto modo di leggere su uno dei più noti social network a corredo di un post condiviso da un isolano che tra l’altro si fregia nelle informazioni private di lavorare nel mondo dell’ospitalità, in alberghi rinomati che fanno dell’accoglienza missione di vita e basilare fonte di sostentamento dell’isola.
Il commento è stato scritto a corredo di un articolo di TgCom24 dal titolo “Viminale, via libera all’aumento dei rimborsi per i migranti accolti”. Un articolo che rievoca i famosi 35 euro che il Ministero metteva a disposizione per ogni migrante (a disposizione per e non nelle loro tasche) per le spese quotidiane riguardo vitto, alloggio, medicine e qualsiasi altri spesa serva per mantenere in vita una persona. L’ex ministro Salvini aveva abbassato a 19-26 euro la cifra. Soldi che non erano a disposizione diretta dei migranti ma delle associazioni che si prendono cura dei migranti appena sbarcati, per un periodo limitato di tempo. Una cifra divenuta nel tempo bassa e che aveva convinto più di una struttura di accoglienza a non partecipare ritenendo impossibile poter sopperire alle esigenze quotidiane.
Ora il nuovo ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha inviato una circolare ai prefetti per indicare che potranno essere aumentati i rimborsi per ogni migrante accolto. Tanto è bastato per scatenare le ire dei leoni da tastiera che piuttosto di argomentare preferiscono lasciarsi andare a slogan inneggianti ad annegamenti e morte, tra i flutti di quel Mediterraneo che fa arrivare sull’isola i tanti turisti che in cerca di relax e tranquillità ci onorano della loro presenza. La replica del leader della Lega Matteo Salvini non si è fatta attendere: “Dopo aver riaperto i porti, il governo riapre i portafogli degli Italiani, aumentando i soldi per chi accoglie richiedenti asilo”, ha affermato. “Noi avevamo ridotto da 35 euro ad una media europea fra i 19 e i 26 euro al giorno il compenso per ogni immigrato, questo governo fa ripartire il business legato agli sbarchi. Vergogna!”,
Anche l’isola, naturalmente, non è immune da queste manifestazioni e una scrollata sui principali social network conferma la deriva violenta che si sprigiona ogni qual volta si parla di accoglienza di fronte a un problema che riguarda tutte i paesi europei. Al di là del credo politico e delle ideologie, al di là delle politiche di accoglienza o di chiusura dei porti, al di là insomma da come la si pensi, trascendere e augurare la morte di persone ritenute inferiori per il solo colore della pelle è inumano. Ma anche a Ischia ormai bisogna abituarsi a fare i conti con manifestazioni di odio del genere che tanto scalpore hanno suscitato nei mesi passati sui principali media nazionali e che mese dopo mese diventano sempre più routine quasi accettati con dispiaciuta rassegnazione o ben accolti da chi è stanco di essere subissato da notizie di viaggi della speranza verso i nostri lidi.