Affaire rifiuti, riassegnato il processo
Ieri mattina è stato annunciato il collegio dinanzi al quale si svolgerà il dibattimento: a fine maggio la prima udienza
Il processo sulle presunte tangenti negli appalti per la gestione dei rifiuti, sull’asse Forio-Lacco Ameno è stato assegnato alla Quarta sezione penale, collegio A, del Tribunale di Napoli. L’annuncio è arrivato ieri mattina, insieme alla contestuale fissazione dell’udienza, stabilita a fine maggio. Il collegio che inizialmente era stato deputato allo svolgimento del dibattimento, come si ricorderà, aveva visto l’astensione di uno dei giudici in quanto quest’ultimo aveva già ricoperto in passato il ruolo di Gip, firmando alcuni decreti sulle intercettazioni. Dunque, imprevisti permettendo, tra circa quaranta giorni ci sarà l’effettivo inizio di un processo piuttosto tormentato, ancora bloccato alle fasi preliminari a oltre tre anni di distanza da quando venne eseguita l’applicazione delle misure cautelari nei confronti di alcuni degli imputati, che portò l’inchiesta sulla ribalta mediatica.
Fra l’altro, molti ricorderanno che sin dalle prime battute la posizione del dottor Rumolo venne stralciata dalle altre a causa di un difetto di notifica che provocò una surreale “navetta” tra Procura e Gip durata oltre un anno con ben cinque tentativi di richiesta di rinvio a giudizio, vista la reiterazione dell’errore da parte degli uffici della Procura. Da quel momento, il ramo “principale” del processo, pur formalmente iniziato, “frenò” nell’intento di aspettare che anche lo storico dirigente del comune di Lacco Ameno venisse rinviato a giudizio, cosa che poi è effettivamente avvenuta nell’ottobre 2017. Tuttavia le cose si complicarono proprio in corrispondenza dell’istanza di riunione dei due rami della vicenda. Dopo estenuanti lungaggini, ad aprile scorso il fascicolo riunito fu assegnato al citato collegio della Quarta sezione presieduto dal dottor Rescigno. Poi quest’ultimo fu trasferito, e adesso si ricomincia da capo. Per la cronaca, sono tredici gli imputati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della gestione rifiuti che oltre a Lacco Ameno e Forio coinvolge anche il Comune di Monte di Procida per episodi accaduti tra il 2011 e il 2012: oltre Oscar Rumolo, anche Salvatore Antifono, Vittorio Ciummo, Domenico De Siano, Vincenzo Di Maio, Carmine Gallo, Franco Iannuzzi, Restituta Irace, Antonio Mattera, Enzo Rando, Paolo Scotto Di Frega, Carlo Savoia, Vittoria Ciummo.