Adesso onoriamo la sua memoria

Si è spento Silvio Carcaterra: a lungo ha lottato contro un male incurabile, ma lo ha fatto spendendosi per il prossimo e la comunità isolana portando avanti a lungo una battaglia per rafforzare il polo oncologico sulla nostra isola. Unanimi, toccanti e commoventi i messaggi di cordoglio, l’auspicio è che si porti avanti il suo impegno

Se ne è andato in silenzio, quasi cercando di non dare fastidio. Ma la sua morte, era inevitabile, non poteva passare inosservata. Ieri mattina Ischia si è svegliata con un alone di tristezza quando ha iniziato a circolare la morte di Silvio Carcaterra, uomo, marito e padre esemplare. Silvio ha a lungo combattuto contro una brutta malattia, riuscendo anche a tenerla a bada per tanto, forse troppo tempo, a dimostrazione della sua tempra. Ma Silvio è stato anche un esempio: quando si è malati diventa quasi scontato pensare per sé, è nell’indole dell’essere umano, si chiama istinto di sopravvivenza. Lui, invece, si è reso artefice di una battaglia per migliorare le condizioni dei pazienti oncologici che risiedono sull’isola e che spesso – come lui stesso ha potuto provare sulla sua pelle – sono costretti a lunghi, estenuanti e sfiancanti viaggi in terraferma che con il caldo, il freddo invernale e le condimeteo spesso avverse si trasformano in vere e proprie odissee. Carcaterra ha lanciato tanti appelli scrivendo anche spesso dei commenti per il nostro giornale così come per le altre realtà editoriali presenti sul territorio, dapprima accendendo i riflettori sul problema e poi contribuendo a renderlo noto anche al di là dei ristretti confini isolani. Al punto che la sua battaglia è stata di interesse per i media nazionali ed ha portato anche la consigliera regionale Maria Muscarà a vedersi approvare all’unanimità una mozione in consiglio regionale. Negli ultimi anni della sua vita, Silvio avrebbe potuto e dovuto pensare solo a se stesso, si è speso invece per il prossimo e per una intera comunità. Che adesso ha il compito di non dimenticarlo e laddove possibile di continuare la sua missione e – perché no – portarla a compimento. Sarebbe il modo migliore per onorarne la memoria, e forse l’unico davvero lontano dalle solite demagogie.

Ovviamente i messaggi di cordoglio, soprattutto sui social, sono stati davvero tanti, davvero si fa fatica a selezionarli. Ecco ad esempio quello di Gianna Napoleone, presidente del CUDAS (Comitato Unitario per il Diritto alla Salute): “Il destino può farci scomparire dalla faccia della terra, ma non scomparirà mai la memoria. Ho avuto la fortuna e soprattutto l’onore di essere tua amica, confidente, sorella ed ogni tua parola, ogni tuo racconto, ogni tuo pensiero mi è entrato dentro segnandomi come una cicatrice, lasciandomi estasiata di fronte a tanta passione e determinazione. Con te, Silvio se ne vanno tanta intelligenza, umanità, coraggio. Hai lottato come un leone. Amico mio, tu non lasci un vuoto, ma un grande pieno fatto di amore per il prossimo senza condizioni. Buon Vento Warrior Silvio”. Davvero emozionante anche il commosso ricordo di Flavio Trani: “Caro Silvio, sei stato un esempio per tutti. Hai combattuto la tua estenuante battaglia contro il mostro non solo per te ma per tutta la comunità Isolana e delle isole in genere. Hai rivendicato con forza il diritto sacrosanto di chi soffre ad ottenere le cure sul posto perché una persona con problemi oncologici non può e non deve affrontare ogni giorno, per dignità, un viaggio della speranza sul mare. Grazie Silvio è stato un onore conoscerti. Spero che adesso i politici a cui ti sei sempre rivolto per ottenere Dignità si muovano a mettere in atto le tue proposte e che i tuoi sacrifici non siano stati vani. Che la terra ti sia lieve, mi mancheranno le nostre chiacchierate in aliscafo”.

C’è poi il ricordo di Andrea De Siano, che rende onore allo straordinario impegno ed altruismo di Silvio Carcaterra: “Oggi se ne è andato un uomo molto speciale, Silvio Carcaterra, paziente oncologico che ha fatto tantissimo per tutti quelli nelle sue stesse condizioni. A noi portare avanti la sua lotta, senza retorica, ma con coraggio. Silvio sei stato un esempio, un uomo coraggioso e gentile che ha trasformato dolore e paura in amore e coraggio. Hai fatto quello che dovevi, nell’interesse di un bene superiore. Non ne fate un santino da ricordare allo scopo di sentirsi meglio o solo per conversare. Non vi è concesso. A chi oggi vive la sua stessa situazione: non è un giorno di paura, di sconfitta, bensì la conferma che la malattia deve essere strumento di cambiamento. La forza con cui fare leva per cambiare un paradigma sociale iniquo, insostenibile, pornografico. Tutti moriremo presto o tardi, ma pochi saranno ricordati per la giustizia delle loro azioni. Se non per questo, perché allora vivere? Sta a noi…”. Anche Manuel Vuoso ha voluto rendere omaggio a Silvio e lo ha fatto così: “Non sei stato solo un amico, sei stato un fratello: ogni giorno mi mandavi il tuo pensiero, mi hai insegnato a non mollare mai, hai lottato come un Leone, infinita è stata la tua lotta. Non ti dimenticherò mai, nella tua sofferenza sei stato sveglio ad aspettare che andassi in onda su Teleischia al programma L’isola che non c’è per farmi sentire la tua vicinanza e scrivere il tuo messaggio in diretta. Hai fatto tanto per me e mi hai insegnato tanto, più di quanto tu possa immaginare: mi sostenevi nelle mie battaglie contro le cose storte della nostra Isola, mi dicevi sempre, Emanuele se vinco questa battaglia insieme dobbiamo candidarci io vorrei fare il Sindaco ma tu devi stare al mio fianco. Non puoi immaginare quanto mi sono sentito orgoglioso, e quanto mi ha fatto piacere mettermi a tua disposizione nell’accompagnarti ogni qualvolta che ne hai avuto bisogno. Mi mancherai…”.

Exit mobile version