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Addio Rosario, un grande della musica dei mitici “Bagaria”

L’isola piange Rosario Scotto Pagliara, cantautore musicista di piano bar che ha saputo farsi apprezzare a Ischia e nella sua amata Berlino.

L’avventura – Ha cominciato a scrivere canzoni ancor prima di imparare a suonare la chitarra, all’età di 15 anni. Il padre, gli regalò una chitarra classica che restò appesa al muro come oggetto ornamentale per un anno. Un amico di scuola media, Lucio Pragliola un pomeriggio staccò la chitarra dal muro e cominciò ad intonare gli accordi di Jesahel , allora gettonatissimo successo dei Delirium. Rosario fu affascinato da quella musica. Dopo pochi mesi da quell’incontro, insieme a Lucio e suo fratello Claudio, Rosario diede vita alla prima band: Premiata opera prima”.
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A metà degli anni ’70 iniziò la prima grande avventura di Rosario con nuovi amici. Nasce “Frammento di polvere”. Dopo un ‘anno di attività la band si divide e Rosario viene chiamato dallo storico gruppo isolano di quegli anni: “Gli Astra”.

Insieme con Ciro Di Scala , Pasquale , Rosario Bagnara , Aldo Fattore e Tommaso , comincia la prima esperienza di “Orchestrale d’albergo” . Dopo qualche anno per impegni di lavoro il gruppo si scioglie e Rosario inizia a collaborare con il “Forio Sound” e durante una serata gli viene presentato il batterista Maurizio Casagrande, oggi attore di successo , con il quale darà vita al gruppo “Tetra Neon” con il quale approda al “Primo Festival Rock Partenopeo” tenutosi al Palapartenope nel 1981 piazzandosi al terzo posto tra tutti i partecipanti.

L’incontro con Sasi D’Abundo batterista e allievo di Tullio De PIscopo , è stato fondamentale per Rosario. Grazie a loro due nasce la band “Bagaria”. La formazione iniziale era composta da Biagio e Rino De Maio (chitarra e Basso ) Michele Franzese alla tastiera, Sasi D’abundo alla batteria e Rosario Scotto Pagliara chitarra e voce.
Il gruppo iniziò ad essere richiestissimo sull’isola. Manifestazioni di piazza, locali notturni, feste private e, poi, per cinque anni al “Ciaomare”.

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Nei primi anni Rosario incontra Giancarlo Ippolito, oggi batterista di Mango. Con lui inizia una nuova avventura con il progetto Brian Taylor ovvero la voce ( quella di Rosario) di un personaggio senza volto che canta inglese imitando nello stile e nel genere il ben più famoso Mike Francis.

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Viene così introdotto sul mercato discografico il maxi 45 giri “Lucy”. Tra lo stupore di tutti il brano vende oltre duemila copie e si piazza per diverse settimane nelle classifiche delle migliori radio libere napoletane.
Negli ultimi anni Rosario rappresentava la musica italiana, in Germania (dove ieri è morto), a Berlino dove lavorava come Dj presso Radio Web Italia Berlin.

Un ricordo doveroso da parte de Il Golfo per un uomo, un artista che tanto ha dato all’isola e agli isolani grazie alla sua magica musica. Grazie Rosario e continua a suonare per noi….

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