CRONACA

Addio grande combattente di libertà

E’ scomparso a 87 anni Vincenzo Monti, valente medico internista per oltre 40 anni nell’Ospedale “Anna Rizzoli”, scrittore scientifico nel settore termale e strenuo oppositore politico contro l’oligarchia democristiana casamicciolese degli Anni Settanta.

Ha vissuto coltivando due grandi passioni per una intera esistenza dedicata ai suoi conterranei: la professione medica nel presidio ospedaliero di Lacco Ameno e l’impegno politico per la sua Casamicciola, in un periodo in cui andavano affermandosi lentamente i valori della libertà e della democrazia, rallentati e compromessi dallo strapotere dello Scudo Crociato. Vincenzo Monti apparteneva a una famiglia di saldi principi morali, piccoli imprenditori nel settore termale e fieri avversari di un gruppo politico egemone che aveva condizionato, fin dagli anni del dopoguerra, lo sviluppo economico-sociale di Casamicciola e perfino la circolazione delle idee in una generazione nuova, schierata contro i rigurgiti fascisti e i privilegi di cui godeva la ricca borghesia locale a scapito del popolo minuto.

Vincenzo manifestò insieme al “collega” Sanì Iacono un vivo apprezzamento per l’impegno politico di Crescenza Monti, Gaetano Cerrito, Salvatore Punzo e i Fratelli Carcaterra che contendevano l’area della Sinistra ai più moderati Socialisti, capeggiati da Giuseppe Iacono, Cristoforo Morgera, Andrea Capezza, Giuseppe Gamboni e Bartolomeo Capezza. Totale fu la sua adesione alle liste che si opponevano alla Democrazia Cristiana anche se nel corso dei mandati popolari in Consiglio comunale volle conservare quell’autonomia di Indipendente di Sinistra che stava a significare una posizione ideologica molto distante da quell’adesione al partito comunista di cui non si sentiva di appartenere. Personaggio di vecchio stampo, la sua dedizione al Paese e alla professione medica fu totalizzante, priva di altri interessi cosiddetti “collaterali”, fatta eccezione per lo studio e le osservazioni dei fenomeni economico-sociali isolani che andavano affermandosi nel corso del Terzo Millennio, esposti poi in un Libro dal titolo:”Casamicciola tra passato e futuro”– Risorse territoriali e sviluppo- (anno 2006) e le Esperienze mediche nel settore termale riportate nel Saggio:”Curarsi nell’Isola d’Ischia” (Anno 2002).

Nel corso dell’impegno politico-amministrativo -sempre dai banchi dell’opposizione- indicò con fermezza le linee guida per la destinazione dell’l’ex Osservatorio Geofisico a Centro Scientifico per lo studio e il controllo dei fenomeni sismici, la tutela del Patrimonio forestale del Bosco della Maddalena, la Gestione portuale turistica da parte del Comune e il Rilancio dell’Industria Termale avvalendosi dei contributi dello Stato e dell’Europa. Anche nella professione medica, Vincenzo ebbe a rivestire un ruolo “popolare” che si discosta da quei canoni di scontata quotidianità aderenti al ruolo ricoperto. Negli Anni Settanta e Ottanta non era ancora invalsa l’abitudine di indirizzare i pazienti -per un nonnulla- ai vari studi specialistici privati con l’onere a carico di persone indigenti e privi di risorse economiche. Il Dottore Monti era diventato un punto di riferimento per tanti isolani, che avevano….l’ardire di avvicinarlo in Ospedale, anche nei corridoi e nelle corsie, per ottenere la sua attenzione e il tanto auspicato rimedio! Accusò un colpo mortale con la perdita della moglie, lui che non aveva avuto la gioia di un figlio e aveva riposto i suoi affetti familiari nella fedele compagna, mai invadente, mai sopra le righe e rispettosa del ruolo domestico con grande dignità e compostezza.

Uno degli ultimi incontri con il dottor Vincenzo Monti avvenne nel 2017 dopo pochi mesi dal terremoto. In Piazza Marina con Giuseppe Mazzella allestimmo un banchetto per la raccolta di Firme per la destinazione del Pio Monte della Misericordia centro residenziale e polifunzionale, oggi fatta propria dal prof. Giovanni Legnini! Vincenzo fu tra i primi ad avvicinarsi con quel suo sorrisetto sornione e indagatore! Firmò con decisione e volse gli occhi al cielo come per dire “:Che Dio ce la mandi buona”! Grazie per tutto quello che hai fatto per Casamicciola, attraverso il tuo impegno professionale, letterario e politico; Caro Vincenzo , anche da una piccola favilla può ardere una grande fiamma di sviluppo per la Cittadina Termale, così duramente colpita dalle forse avverse della Natura e da molti suoi figli degeneri. Hai saputo indicare a tutti noi la via dell’onestà, della rettitudine, dell’amore per la terra natale a cui tutti i figli ritornano, dopo il viaggio faticoso dell’esistenza. Sarai ricordato come un uomo gentile, a volte riservato, lontano dai riflettori dell’apparire, ma sempre presente nel momento del bisogno. “A egregie cose il forte animo accendono, l’urne dei forti, o Pindemonte!”

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