DI ANNA DI CORCIA
Sabato 24 giugno con l’apertura alla stampa e domenica 25 con la prima serata di proiezioni, ha avuto inizio l’Ischia Film Festival una tra le più prestigiose rassegne di cineturismo in Campania curata dal mattatore Michelangelo Messina e da sua moglie Anny Mazzella , grazie a partnership internazionali e al sostegno delle Istituzioni locali, come la Regione Campania. Fino a sabato 1 luglio converranno in questo meraviglioso scenario da sogno sullo specchio di Mar Mediterraneo prospiciente l’isola d’Ischia che è il Castello Aragonese di Ischia, attori, registi,esperti del settore dell’audiovisivo oltre a cast di eccezionale livello.
La serata del 26 giugno havisto solcare l’ingresso dello spettacolare maniero aragonese, tra gli altri attori e registi a Giuseppe Iacono e il suo Palluzziell’.
Abbiamo incontrato l’attore e regista Giuseppe Iacono e ci siamo fatti raccontare qualcosa del cortometraggio Palluzziell’ da lui scritto e diretto, girato sull’isola che fa da scenario a ciò che potrebbe essere identificato come quartiere a rischio di una qualunque area della periferia napoletana; il protagonista è Raffaele detto Palluzziell’ (Giuseppe Intonaco) un ragazzino in carne che vorrebbe come tutti gli adolescenti una vita di sentimento, ma ha un padre pregiudicato e un cugino, Totore (Massimo Castagliuolo), appena uscito da Poggiorele che per lui ha un disegno diverso.
“Il profilo del film – ha detto Iacono- è stato delineato dal direttore della fotografia Luca Ricci che si è rivelato un capo casting d’eccezione, abbiamo puntato a una linea neorealista, i due protagonisti sono presi praticamente dalla strada, il più grande ha un esperienza come videomaker e vocalist nei locali ma il protagonista, Raffaele non aveva mai recitato prima! Gli altri protagonisti tutti provenienti dal teatro a cominciare da Eduardo Cocciardo, Pietro (Cenzino) Di Meglio, Aaron Insenga, da me stesso – ha proseguito Iacono – sono andati a rappresentare le classi sociali, ovvero il buono della società borghese che avrebbe dovuto sostenere un recupero del ragazzo, dal sacerdote, al bidello, al barbone unico amico di Palluzziell’, al professore che rappresenta una sinistra progressista che cerca di “fare” qualcosa per Raffaele”.
Il corto offre una rappresentazione interclasse della società di persone che non riescono a sostituirsi al personaggio che si impone sull’immaginario di Raffele, il cugino Totore, figo e già manovalanza esperta della malavita che lo affascina con promesse di facili guadagni attraverso piccoli lavoretti da delinquente mediante l’uso della più spietata violenza. Il cortometraggio è stato diretto e prodotto da Giuseppe Iacono con Luca Ricci , Claudio Cappello e Lydia Sirabella.
Gli attori protagonisti sono Giuseppe Intonaco, Massimo Castagliuolo con Giuseppe Iacono, in secondo piano Pietro Cenzino Di Meglio, Eduardo Cocciardo, Saverio Casciello, Aaron Insenga, Lorenzo Spataro tutti provenienti dal teatro che hanno fatto da contenitore e contrasto ai due giovani coprotagonisti.Giuseppe Intonaco a proposito della nostra domanda su come fosse stata la sua esperienza ci ha risposto che è stata bella e che poi è tutto da vedere come andrà, abbiamo chiesto se si fosse divertito a lavorare sul set e ha risposto: “si tanto!” gli abbiamo chiesto cosa avesse imparato e lui:“a stare fermo”! – perchè, gli abbiamo chiesto: “non ti sai stare fermo, ti muovi assai?” Il regista a questa domanda è intevenuto dicendo che ha imparato a stare all’interno dell’inqudratura percepita come l’unica realtà del momento! Giovedì è stata la volta di Renato Carpentieri che ha introdotto la visione del lungometraggio la Giunta sulla storia di Maurizio Valenzi sindaco comunista a Napoli dal 1975 al 1983, Napoli è al centro delle scenografie e la sua storia passata e presente continua a rappresentare uno stimolo per l’immaginario di registi e autori.