Acquisire l’isolotto di Vivara al patrimonio pubblico
La proposta formulata in Parlamento dall’On Francesco Borrelli per superare lo stato di salute precario dell’isolotto
Militante storico della federazione dei Verdi e noto per le sue battaglie ambientali e sociali, Francesco Borrelli è stato dal 1999 al 2000 consigliere del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Alfonso Pecoraro Scanio, mentre dal 2000 al 2001 è stato consigliere particolare di Pecoraro Scanio durante il suo periodo da Ministro delle politiche agricole e forestali e membro del nucleo di valutazione del Ministero dell’Agricoltura. Anche per questo l’On Borrelli, eletto alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Campania 1 alle ultime elezioni dell’Ottobre 2022 nella lista “Alleanza Verdi e Sinistra”,è un profondo conoscitore della realtà procidana e della Riserva Statale di Vivara e così, nei giorni scorsi, ha presentato in Parlamento una proposta perché l’isolotto di Vivara venga espropriato agli attuali proprietari e diventi, in tutto e per tutto, un bene pubblico. “Ho presentato una proposta di legge – dice l’On Borrelli – che intende portare all’attenzione del Parlamento lo stato di salute precario dell’Isola di Vivara che può essere superato attraverso l’acquisizione del patrimonio della omonima Riserva Naturale dello Stato mediante espropriazione per pubblica utilità grazie all’applicazione delle vigenti norme in materia di espropriazione delle aree naturali protette.
Aprendo anche a forme innovative di crowdfunding civico, incentivato grazie all’applicazione degli istituti di deducibilità fiscale già previsti dall’ordinamento per le donazioni private finalizzate a interventi culturali e di tutela dell’ambiente. Chiederò a tutto il Parlamento di sostenerla. Nonostante l’isola di Vivara, dal 2002, sia stata dichiarata Riserva Naturale dello Stato, l’Ente di gestione non è un grado di assicurare azioni di tutela, valorizzazione e, soprattutto, fruizione collettiva. Inoltre, investe fondi pubblici per azioni di tutela (attività antincendio, recupero sentieri vigilanza a mezzo dei carabinieri forestale) di un bene privato. I proprietari – conclude l’On Francesco Borrelli – nulla hanno investito per il recupero degli immobili esistenti, ridotti in stato di fatiscenza, nonostante i vincoli ambientali e culturali. Dobbiamo salvare questo enorme patrimonio naturalistico, prima che piombi nel degrado nell’indifferenza generale”.