Accusato di violenza sessuale dalla ex, assolto

DI BRIGIDA SEVERINO

Si è chiuso con una Assoluzione con formula piena ex art 530 comma 1 il processo con rito abbreviato a carico di un 18 enne, assiduo frequentatore dell’isola molto noto sull’isola imputato del reato di cui all’art. 609bis – 609 ter n.5. La competenza del tribunale di Napoli Gip. Il processo si è svolto con rito abbreviato. La difesa dell’accusato è stata affidata allo studio legale “Rocco Maria Spina & partners” di cui fa parte anche l’avvocato ischitano Ciro Pilato. Il ragazzo era stato accusato di violenza sessuale dalla sua ex fidanzata nel dicembre del 2022. Il procedimento nasceva a seguito della querela sporta proprio dalla ragazza il 09 dicembre del 2022 che indicava nel suo ex ragazzo l’autore della violenza sessuale avvenuta il giorno precedente. Dopo la querela, la Procura di Napoli aveva chiesto il rinvio a giudizio per il ragazzo. L’ indagato è comparso davanti al gup. Le indagini erano iniziate in seguito alle denunce della ragazza, che aveva raccontato di essere stata, prima attratta con l’inganno, e poi, abusata.

La giovane, all’epoca dei fatti denunciati, 17enne, in particolare, accusava il ragazzo di averla costretta a subire atti sessuali all’esterno della sua abitazione a Napoli. I due avevano avuto una relazione durata 3 anni. Il ragazzo era accusato “in quanto, moralmente e materialmente, costringeva e inducevano la vittima a subire atti sessuali sia mediante violenza fisica sia abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della persona offesa”. Nel corso degli interrogatori di garanzia il giovane ha respinto le accuse avanzate dal sostituto procuratore. Mentre la giovane che all’avvio dell’inchiesta era minorenne,aveva provato a a confermare la sua versione nel corso di un incidente probatorio. Dalla lettura della querela la difesa evidenziava parecchie insidie nascoste dietro il racconto della persona offesa, sia per le contraddizioni per quanto dichiarato in querela e quanto dichiarato in sede di incidente probatorio. La difesa eccepiva una serie di articolate motivazioni in sede di discussione, rappresentando che il materiale istruttorio non offriva un conforto inequivocabile in ordine alla penale responsabilità dell’imputato con un vaglio critico in merito alle dichiarazioni della parte offesa nonché di tutti i testimoni che apprendevano i fatti in esame solo de relato.Abbiamo chiesto al partner dello studio Spina, il legale ischitano Ciro Pilato un parere in ordine al fenomeno delle accuse e delle false accuse in materia : “Le false accuse possono essere mosse per motivi frivoli e personali, come vendetta o gelosia, ma possono avere conseguenze devastanti per la vita della persona accusata, fino ad arrivare al carcere.Per prevenire le false accuse , è importante che le autorità legali conducano inchieste approfondite e imparziali, che garantiscano il rispetto dei diritti della persona accusata. Ancor prioritario sarebbe educare la società sulle conseguenze delle false accuse ed applicare in concreto le dovute conseguenze legali per coloro che le fanno.Non può passare inosservata la ricerca pubblicata dal Professore Giovanni Camerino della cattedra NPI a Modena, relativa ad una casistica di 60 denunce di abuso sessuale all’interno di separazioni conflittuali, porta ai seguenti risultati: 3 casi di condanna, i rimanenti 57 esitati in archiviazione, proscioglimento in istruttoria o assoluzione perché il fatto non sussiste. Sarebbe utile indagare sulle conseguenze, non solo per gli adulti ma per gli stessi bambini, di questo coinvolgimento in denunce infondate. Occorre più ricerca sull’uso strumentale delle denunce di abusi, oltre ad un’inchiesta sul modus operandi dei centri che le favoriscono…” per citare Benedetta Priscitelli, neuropsichiatra infantile, Modena”.