Accessibilità: i ringraziamenti al bagno Ippocampo per aver reso “normale” la vacanza di Sharon
dalla redazione
Ischia – Ischia non è un’isola per disabili, per fortuna però che c’è qualche angelo che ha fatto dell’ospitalità, anche quella accessibile, la sua missione. Arrivano pubblicamente i ringraziamenti per il signor Domenico DI Meglio del bagno Ippocampo, uno dei pochi a misura di disabili. E’ la piccola Sharon a tributargli una lettera ricca d’affetto per chi, in questa calda estate, l’ha fatta sentire una vera principessa. “La gioia di questa bambina durante il soggiorno sulla nostra isola, mentre fa il bagno, esprime tutta la gratitudine per un uomo che si è prodigato come solo un padre sa fare per il proprio figlio. Un Uomo che, nonostante ci trovassimo in pieno boom di ferragosto, le ha sempre riservato un posto in prima fila, anche all’ultimo minuto, senza preavviso e con tutti gli ombrelloni già impegnati. Un uomo semplice ed umile che ha rifiutato un piccolo regalo offertogli in segno di gratitudine per i suoi accorgimenti, un Uomo che ci ha chiesto di destinare questo regalo a chi ne avesse bisogno, un Uomo che, senza vergognarmene mi ha fatto scendere la lacrima. Grazie Signor Domenico Di Meglio del bagno Ippocampo! Sharon nel suo lido è stata trattata come una principessa! E sono sicura che se potesse farlo, La ringrazierebbe per averla trovata nel suo cammino! E’ una gran bella persona! E ringrazio Dio che al mondo esistano ancora persone come Lei”. Sarebbe bello poter leggere ogni giorno di storie così fino a farle diventare la normalità, troppe volte infatti abbiamo sottolineato come l’isola non fosse accogliente per chi è costretto alla sedia a rotelle. Questa volta è, invece, una storia di speranza e gratitudine che, speriamo, possa essere presa da esempio anche da altri. Quest’estate sono cinque – uno in meno dello scorso anno – i lidi, distribuiti tra Ischia e Procida, che hanno messo a disposizione questa particolare e utile sedia chiamata sedia job, utile per chi è in carrozzina e vuole bagnarsi in mare. La strada per raggiungere l’idea di un’isola, e quindi di un turismo più accessibile, sembra farsi sempre meno in salita. L’accessibilità turistica rappresenta, per l’isola, una crescita culturale, un modo di porsi e di essere, da radicare nel tempo e nella storia dei luoghi e delle persone. Oggigiorno basta fare una ricerca nel vasto mondo di internet, magari su di un sito come Tripadvisor, per capire, girovagando nel marasma dei commenti rilasciati dei turisti, quanto Ischia sia una località accessibile ai disabili. In molti, infatti, prima di prenotare la propria vacanza, cercano online la risposta al loro quesito: se sceglierò l’isola d’Ischia per le mie vacanze, potrò accedere tranquillamente in spiaggia nonostante sia obbligato su di una sedia a rotelle? Oltre la sedia j.o.b., tra i requisiti necessari di accessibilità necessari nei vari stabilimenti deve esserci: un wc e uno spogliatoio riservato ai disabili e un’ampia passerella che possa condurli facilmente in prossimità della battigia. Pare che, di anno in anno, siano sempre di più gli stabilimenti ad adeguarsi requisiti imposti dalla legge (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati (Legge 9 gennaio 1989, n. 13)”). Questa è senza dubbio un’ottima notizia e il pensiero va subito a Peppe Varchetta che dalla sua “Ferrari” ha difeso e combattuto, finché ha potuto, i diritti di chi come lui desiderava fare un bagno nel nostro mare e non poteva perché costretto alla sedia a rotelle.