A Procida il Convegno “Giustizia e Coscienza civile”
Si discuterà del valore, il ruolo e l’importanza della Giustizia rispetto ai mutamenti storici e sociali in atto
La Capitale italiana della cultura 2022 si prepara ad ospitare l’edizione annuale del Convegno “Giustizia e coscienza civile” a cura dell’Associazione Osservatorio per la legalità di Bacoli, impegnata nell’organizzazione di manifestazioni sul tema della legalità anche al fine di stimolare momenti di confronto e attività a sostegno del contrasto alle diverse forme di criminalità organizzata.
Martedì 20 settembre alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare “V. Parascandola” del Comune in via Libertà, avrà luogo il Convegno “Giustizia e Coscienza civile, il valore, il ruolo e l’importanza della Giustizia rispetto ai mutamenti storici e sociali in atto” organizzato dall’Associazione Osservatorio per la legalità.
Interverranno il Dott. Giuseppe Cimmarotta, Sostituto Procuratore della D.D.A di Napoli, il Dott. Sebastiano Ardita, componente del CSM e Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Catania e il Consigliere regionale Massimiliano Manfredi, già Membro della Commissione Parlamentare Antimafia.
Al Convegno, che ha il patrocinio morale del Comune di Procida e sarà moderato dal giornalista Pasquale Raicaldo, saranno inoltre presenti: Federico Fiumara (Comandante Guardia di Finanza Pozzuoli); Dott. Ciro Re (Vice Questore di Ischia); Dott. ssa Palma (Direttore Casa circondariale femminile di Pozzuoli); Dott. ssa Paudice (Comandante della Casa circondariale femminile di Pozzuoli) oltre il Sindaco di Procida Raimondo Ambrosino, l’Assessore agli Affari Legali Antonio Carannante, il Comandante della stazione Carabinieri di Procida Antonio Di Francia e della Polizia Municipale Luigi Martino.
Nel corso dell’incontro sarà presentato anche il libro dal titolo “Al di sopra della legge” (Solferino) dello stesso Dott. Sebastiano Ardita, Magistrato in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata, con il quale viene ripercorsa l’evoluzione della lotta a Cosa Nostra, ricordato il sacrificio dell’agente di custodia Giuseppe Montalto e il suo incontro in carcere con Bernardo Provenzano, spiegando la strategia del potere dei leader mafiosi più irriducibili, ma anche i limiti della classe politica e la condizione delle nostre prigioni che sono, ancora troppo spesso, i luoghi in cui comincia una carriera criminale.