Ha origini ischitane il vincitore del premio “Miglior Pizza Chef Emergente 2019” assegnato nell’ambito del Festival della Gastronomia organizzato a Roma da Luigi Cremona e Lorenza Vitali. Parliamo di Lorenzo Sirabella origini ischitane e cuore napoletano ad oggi chef del locale Dry Milano già insignito del premio speciale “Giovane Pizzaiolo dell’Anno” da “50 Top Pizza”. La competizione ha visto protagonisti gli otto pizzaioli finalisti che si sono sfidati nella preparazione di due ricette – una a tema forno e una a tema fritto – per poi essere giudicati da una giuria di esperti.
E Sirabella ha omaggiato la sua Ischia adagiando le sue creazioni in pasta su dei piatti speciali fatti realizzare per l’occasione da Keramos Ceramiche di Ischia di Nello di Leva e Gaetano De Nigris. In gara i suoi cavalli di battaglia sono stati, per il tema forno “la pizza dedicata all’Italia”, con provola affumicata d’Agerola, friarielli napoletani, crema di zucca mantovana e ventricina teramana. Per il tema fritto “il pasticcio di pesce di Ippolito Cavalcanti”, pizza che prende spunto da una ricetta di Ippolito Cavalcanti, ovvero appunto il pasticcio di pesce del trattato “Cucina teorico pratica” del 1837, un classico della tradizione napoletana.Il giovane Sirabella, dopo un corso di panificazione e pizzeria presso il centro di formazione professionale “Il Faro” di Roma, ha iniziato un lungo percorso come pizzaiolo in diversi ristoranti, tra cui la celebre Pizzeria La Notizia del maestro partenopeo Enzo Coccia, per poi approdare, nel settembre del 2018, al Dry Milano di via Solferino.
Pochi mesi fa ha conquistato il titolo di “Giovane Pizzaiolo dell’Anno” da parte della guida internazionale “50 Top Pizza” . Il verdetto venne dato a luglio scorso al Teatro Mercadante di Napoli, città simbolo della pizza italiana, nel corso della cerimonia di premiazione delle migliori 50 pizzerie d’Italia e del mondo, atto conclusivo della cavalcata 2019 di “50 Top Pizza”, la prima e più importante guida online di settore giunta quest’anno alla sua terza edizione. Ad essere giudicato, in completo anonimato dagli ispettori della guida, è stato il progetto pizzerie in toto, quindi non solo la qualità della pizza e degli altri prodotti proposti, ma l’insieme dei servizi offerti al cliente, la sala, l’ambiente, la carta delle birre, dei vini e degli oli, per un totale di oltre 1.000 pizzerie recensite nel solo Belpaese.
A Ritirare il riconoscimento il ventiseienne di origini ischitane in persona, definito “grande specialista di impasti e abbinamenti sempre nuovi da sperimentare”. Il suo menù delle pizze, infatti,viene rinnovato di settimana in settimana seguendo sempre la stagionalità dei prodotti, sotto la preziosa supervisione dello chef stellato Andrea Berton.Altra nota di colore? All’apertura del 2013, il locale, fece storia nella ristorazione italiana e creò il fenomeno della pizza partenopea abbinata ai cocktail. Una pizza di alta qualità (cotta in un forno a legna artigianale e lievitata 48 ore) proposta con ingredienti originali e legata a una carta dei cocktail che ha aperto gli orizzonti al mondo della mixology di livello. Complimenti a lui e a quel Sud giovane che si fa strada!