CRONACA

Caccia, da Mattera “schiaffo” a Caputo

Il presidente del consiglio comunale di Forio scrive all’assessore regionale facendosi portavoce dei seguaci isolani di Diana e contesta l’operato di Palazzo Santa Lucia e soprattutto la redazione del nuovo calendario venatorio

Il nuovo calendario venatorio fa discutere e scontenta i cacciatori isolani. Si fa loro portavoce il presidente del consiglio comunale di Forio, Gianni Mattera, che scrive una nota all’assessore regionale delegato Nicola Caputo nella quale evidenzia tra l’altro: “Mi permetta di dissentire (anche a nome dei tantissimi cacciatori isolani) e le spiego anche il perché. Innanzitutto c’è stata l’ennesima figuraccia innanzi al TAR Campania che ha bloccato la preapertura il 1 settembre; ma cosa ancor più grave, dal nuovo calendario sono stati cancellati i 10 giorni di caccia a febbraio che erano ormai consolidati da più anni accorciando di fatto sempre più la stagione venatoria. Senza addentrarmi sulle specie cacciabili ed i tempi (vedi turditi), la beffa più grande la reintroduzione del lunedì come silenzio venatorio (unica regione in Italia) nelle zone SIC”. Mattera ha un diavolo per capello e non lo nasconde: “Questo provvedimento come già in passato le abbiamo suggerito è restrittivo, discriminante, scientificamente inutile e pericoloso per la sicurezza dei seguaci di Diana. Ma vi è di più, come lei ben sa, dopo una lunga e faticosa interlocuzione istituzionale andata avanti da anni, finalmente nel nuovo piano faunistico venatorio regionale appena approvato in consiglio, recependo anche le richieste dei Comuni isolani, è stato cancellato il divieto di caccia il lunedì dalle zone SIC, che tuttavia, con una procedura alquanto anomala è stato reintrodotto invece con un decreto dirigenziale. Non possiamo che prenderne atto, con un solo colpo di spugna, i cacciatori isolani si sono visti privare di fatto oltre che i 10 giorni di febbraio, della pre apertura, ma anche dell’apertura alla terza domenica di settembre che è come noto vietata nelle zone S I C e quindi si andrà direttamente al 2 ottobre. Le sembra una scelta obbiettivamente equa verso coloro che pagano le stesse tasse ma non fruiscono delle stesse regole? A tal uopo è giusto sottolineare anche la scarsa considerazione che lei e tutta la struttura dirigenziale ha avuto nei confronti delle amministrazioni locali che negli anni hanno sempre richiesto una revisione della normativa che penalizza i cacciatori isolani, che ripeto sono ossequiosi delle leggi, pagano le stesse tasse ma vengono sistematicamente penalizzati e discriminati. C è ne faremo una ragione, tanto il tempo non si può fermare, e come si dice è galantuomo, l’auspicio è che c è sempre tempo e modi per poter rimediare (se c’è chiaramente la volontà) noi sappiamo aspettare”

Poi Mattera conclude amaramente: “Avevo scritto queste poche righe domenica 8 settembre, apprendo tuttavia che lunedì 9 dietro l‘ennesimo ricorso proposto dalle associazioni ambientaliste, il T A R Campania ha di nuovo sospeso la caccia fondamentalmente per gli stessi motivi della precedente ordinanza. Che dire? Che sostanzialmente quanto scritto sopra non cambia aggiungo solo che sbagliare è umano; perseverare diventa diabolico. Intanto colgo l’occasione per salutarla cordialmente anche a nome dei cacciatori isolani”.

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