CRONACAPRIMO PIANO

Siamo punto e daccapo

Ex Liceo di Lacco Ameno, salta il miglioramento adeguamento sismico: risolto il contratto con la RTI, l’ente si prepara a chiedere i danni. L’appalto era stato finalizzato 5 anni fa, e adesso torna a regnare sovrana la preoccupazione tra la comunità scolastica che rischia di non avere sedi degne. E allora…

Arriva la risoluzione del contratto e la minaccia di valutare le ipotesi di danno da parte del comune alla RTI affidataria dei lavori di progettazione post sisma presso l’istituto scolastico della Via Provinciale Lacco Fango. La sede dell’ex Liceo all’ombra del Fungo, neppure per i prossimi mesi sarà oggetto dei necessari e, oramai, improcrastinabili interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Neppure le opere post catastrofe e finanziati dal terremoto del 2017 riescono ad avere una accelerata sotto le direttive del Governo di Giacomo Pascale. Ed è così che dinanzi a all’ennesima “promessa mancata”perla popolazione scolastica anche il prossimo anno rischia di veder suonare la campanella senza sedi degne. Ma andiamo con ordine e raccontiamo i fatti. A dare notizia dell’addio traumatico tra l’ente locale e la ditta appaltatrice è il III settore lavori pubblici che con determina n. 532 ieri 2 luglio nel merito della ricostruzione e soprattutto della “progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di miglioramento/ adeguamento sismico dell’edificio scolastico di via prov. Lacco-Fango colpito dal sisma” comunica la RISOLUZIONE CONTRATTUALE a 5 anni dall’affidamento per gravi negligenze contrattuali. L’intervento era stato aggiudicato efficacemente infatti, l’8 ottobre 2019 al fine di progettare, coordinare e quant’altro le opere necessarie dopo la catastrofe del 2 agosto di 7 anni fa. Un fitto carteggio e il gioco a rimpiattino a svelare le tensioni tra le parti prima del drastico addio.

L’APPALTO

Un adeguamento funzionale dell’edificio scolastico Liceo Scientifico Einstein” affidato nel lontano 2019 all’Operatore Economico individuato nell’ RTI composta dal Mandatario “Politask Engineering s.r.l.” con sede a Roma; Mandante ing. Daniele Bisignani con studio in Randazzo Catania. Oggi il comune caccia RTI, evidentemente, a seguito dei ritardi nella finalizzazione dell’opera e, pare, nelle continue modifiche, el mancate consegne in ordine all’originario fine dell’appalto stipulato. Le ultime appena nell’aprile del lo scorso anno. Infatti, come spiega il tecnico comunale l’Arch. Vincenzo D’Andrea: “A causa di nuove circostanze e disposizioni intervenute durante il periodo di sospensione delle attività ed in sede di vari incontri con l’attuale Struttura del Commissario per la Ricostruzione dell’isola d’Ischia, con Determina del Responsabile del III Settore n. 58 del 14 aprile.2023 si è proceduto ad approvare la modifica contrattuale prevedendo altresì un’integrazione dell’incarico sopra citato per € 17.656,09 oltre oneri previdenziali ed I.V.A., già decurtato del ribasso del 31,56% offerto in sede di gara”

Ancora spiega sempre D’Andrea: “in data 24 luglio 2023 è stato stipulato il nuovo contratto, mediante scrittura privata tra il Comune di Lacco Ameno e l’operatore economico aggiudicatario del servizio, il quale prendeva atto della modifica applicata alla precedente stipula del 04 ottobre 2019. Il servizio relativo alla progettazione definitiva dell’opera, contemplata nel nuovo contratto, è stato consegnato all’Operatore economico in data 01 settembre 2023”.

LE SCADENZE MANCATE E IL LINK DROPBOX FANTASMA

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Poi qualcosa è andato storto, infatti, ai sensi del contratto stipulato in data 24 luglio 2023 la consegna del progetto definitivo era fissata entro il 02 ottobre 2023, ma con una comunicazione inviata all’Operatore economico (prot.n. 10042) il 1° settembre 2023 il termine variava. Con nuova nota (prot.n. 111778) l’11 ottobre 2023, prendendo atto della mancata consegna del progetto definitivo da parte dell’Operatore Economico il comune sollecitava lo stesso alla consegna entro il nuovo termine ultimo del 16 ottobre 2023, pena l’applicazione delle penali.Con nota prot.n. 12076 del 17 ottobre.2023, prendendo atto della persistente mancata consegna del progetto definitivo entro il nuovo termine assegnato, il RUP D’Andrea ha comunicato all’Operatore Economico l’inizio dell’applicazione delle penali per mancato rispetto dei tempi contrattuali successivamente alla ricezione della suddetta nota, l’Operatore Economico nella stessa data del 17 ottobre 2023 ha inviato una lettera di trasmissione con l’indicazione di un elenco elaborati e di un link indirizzato ad una cartella dropbox.

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ELABORATI INSUFFICIENTI PER IL COMUNE, PARTE LA CONTESTAZIONE

Eppure, per il comune gli elaborati presenti al link in questione sarebbero “tra l’altro incompleti e resi disponibili solo successivamente alla data di trasmissione e non ancora presenti al 17 ottobre 2023 – risultavano non conformi alle specifiche contrattuali”. Così partono da parte del comune le contestazioni ed i solleciti, fermo restando il proseguimento dell’applicazione delle penali. La RTI prova ad opposto presentando delle contestazioni ritenute comunque non accoglibili da Pascale & Co che in ogni caso ribadiscono le non conformità del servizio e l’applicazione delle penali, ed ulteriormente sollecitata la trasmissione del progetto definitivo. Dinanzi a quella che viene ritenuta una continua inadempienza alle specifiche contrattuali, con nota prot.n. 7571 del 20 giugno 2024 dalla Torre di Piazza Santa Restituta si è comunicato all’Operatore economico la sussistenza tutti i presupposti per la risoluzione del rapporto intercorrente tra le parti invitandolo a produrre entro il termine perentorio di 10 giorni naturali e consecutivi tutta la documentazione del progetto definitivo secondo le specifiche più volte rappresentate. Come si legge agli atti pubblici, l’Operatore economico veniva altresì avvertito che “elasso il termine sopra assegnato ed in mancanza anche di uno solo degli elaborati richiesti con la diffida, il contratto cosottoscritto nel luglio 2023, nonché il precedente contratto dell’ottobre 2019, sarebbero stati risolti di diritto”.

Nessuna sospensione o nuova proroga è più stata concessa dall’Ente e l’RTI è stata silurata non avendo, entro il termine assegnato, ovvero il 30 giugno 2024, trasmesso alcuna documentazione se non sempre il medesimo elenco elaborati già allegato ad una pec del 17 ottobre 2023, e quindi già ritenuto non conforme alle specifiche contrattuali ed allo scopo del contratto, e la relativa documentazione che non può assolutamente ritenersi idonea alle richieste indicate nella diffida prot. 7571 del 20.06.2024.

IL COMUNE SI RISERVA NUOVE AZIONI

Per il Governo Lacchese “è risultato vano ogni tentativo esperito affinché l’Operatore Economico ottemperasse ai propri obblighi contrattuali e che il negligente comportamento tenuto è tale da compromettere l’interesse pubblico perseguito, profila il permanere di un serio pregiudizio alla riuscita dell’opera finanziata dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, oltre arrecare pregiudizio agli obiettivi di produzione di questo Comune. Nonostante i rilievi, le osservazioni e le contestazioni mosse dal RUP a più riprese da più di 8 mesi, l’Operatore Economico, per D’Andrea, ha ritenuto comunque di svolgere solo parzialmente le proprie prestazioni, peraltro deviando dagli obiettivi e dagli indirizzi del Comune. In tal senso l’ente si riserva ogni determinazione per valutare le penali da applicare, i danni subiti e subendi dall’Amministrazione ed altresì ogni azione risarcitoria rispetto ai danni che saranno accertati e agli oneri derivanti dalla risoluzione contrattuale, compreso l’incameramento della polizza fidejussoria.

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