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2017: anno del Marconi

DI FRANCO BORGOGNA

La Dirigente scolastica Lidia Gentile ha, per tempo, reso noto un calendario di mostre, tavole rotonde ed altri eventi che si dispiegheranno dal 2 marzo al 25 marzo 2017, per celebrare gli 80 anni dall’istituzione del Circolo Didattico Guglielmo Marconi. Ricordiamo che nel 1937-38 il Circolo comprendeva le scuole delle isole di Ischia e Procida. Solo nel 1974-75 Procida si staccò dal Circolo, anche se, uscita dalla porta, vi rientrò dalla finestra attraverso l’Ambito scolastico 15. E sarà proprio l’Ambito 15 ad essere al centro della “ Giornata creativa” delle scuole il giorno 25 marzo 2017. A questa giornata si spera che, oltre ai rappresentanti scolastici, partecipino numerosi i rappresentanti politici locali, regionali e nazionali ( come auspica la professoressa Gentile). Per la realizzazione del programma celebrativo esiste un apposito Comitato organizzatore, affiancato da consulenti esterni. E’ stato – tra l’altro – approvato un Logo per la manifestazione, elaborato collegialmente da Pietro La Macchia, Nunzio Elia, Alvise Castagna e Amedeo Mazzella. Ricordiamo che dalla istituzione ad oggi, il Circolo Didattico ha avuto molti e prestigiosi Dirigenti, a partire da Biagio Buonocore ,che diresse la scuola dal 1937 fino al 1950-51, proveniente da esperienze scolastiche internazionali maturate a Costantinopoli, Salonicco, Nizza, Sofia, Casablanca. Dopo Buonocore fu la volta di Michele Montuori ( il Direttore dei miei tempi scolastici elementari) che diresse dal 1954 al 1962, poi di Luigi Polito dal 1962 al 1972. Poi, via via, Renata Mancusi, Luigi Iannuzzi, Nicola Di Santo, Antonio Ferrigno, Franco De Stefano ( dal 1979 al 2011), che fu il primo a dare spazio alla tecnologia applicata alla didattica, istituendo il primo laboratorio informatico. Dal 1/1/2011 è la volta dell’attuale Dirigente Lidia Gentile. Ed è con l’attuale Dirigente che vengono attuati nuovi percorsi didattico-tecnologico/ strutturale/ in rete. In questi ambiti segnaliamo il programma “ Scuola senza zaino”, metodo che, per la verità, ha fatto registrare consensi ma anche perplessità e qualche resistenza. Sotto il profilo tecnologico e con l’ausilio di PON-FSE-FSRE Fondo Sociale “ Competenze per lo Sviluppo”, è stata creata un’aula tecnologica per insegnanti, sono state messe a disposizione notebook in molte classi, internet via cavo e WIFI, registro elettronico Argo. Sotto il profilo strutturale e con l’ausilio dei Fondi PON- Scuole Belle-Comune, si sta provvedendo alla ristrutturazione dei 3 plessi della Scuola. Oggi la Scuola Elementare deve misurarsi con problemi nuovi e complessi, sconosciuti anni fa. Per esempio la comprensione della convivenza con i “ diversi”, sotto il profilo religioso, sessuale, etnico o un uso corretto della rete e dei social;la lettura di libri e giornali cartacei oltre che digitalizzati ; il trattamento dei DSA ( disturbi dell’apprendimento, dalla dislessia alla discalculia, alla disortografia, alla disgrafia ). Di fronte a questi enormi problemi, la Scuola elementare italiana resta una delle migliori al mondo ed è anche per questo che non possiamo disperderne le storie e i vissuti. La memoria, la storia locale è un affluente del più ampio fiume della storia nazionale, che se non alimentata con acque di confluenza, si dissecca fino a prosciugarsi del tutto. E’ vero che non tutte le cronache, non tutti i fatti particellari interessano la formazione di una degna memoria storica e che la conservazione di tutte le tracce, in maniera confusa e senza filtro, rischia di consegnare ai posteri un quadro troppo confuso, nel quale diventa poi difficile separare il grano dal loglio e trarre lezioni per i comportamenti futuri. Tuttavia, come ha scritto il giornalista-scrittore Paolo Mieli, nell’ultimo suo libro “ In guerra con il passato -le falsificazioni della storia” è vero anche che “ La memoria è l’unica promessa di permanenza a nostra disposizione. E’ attraverso la memoria che cerchiamo di riconciliarci con il nostro passato, con il mondo che abbiamo perduto e con le tracce misteriose che conservano il segreto della nostra identità. Ed è la memoria che in un certo senso rende il presente a se stesso e ci permette di preparare l’avvenire”. Ed è per questo motivo che, qualche decennio fa, considerai negativo un progetto, commissionato dal Comune d’Ischia, per dislocare l’edificio scolastico di via Alfredo De Luca, per farne un grande parcheggio multipiano, con annessi servizi, per decongestionare, dalle auto in sosta, la via parallela al Corso di via Roma- Salita S.Pietro. Eppure quel progetto era stato elaborato da uno dei professionisti più stimabile che io abbia mai conosciuto: l’arch. Floriano Hettner che, in quanto a sensibilità culturale non era secondo a nessuno.

Solo che in quella circostanza si confrontavano due insopprimibili esigenze: non cancellare le tracce del nostro passato e affrontare le esigenze di una mobilità al passo con i tempi. Personalmente sono contento che l’edificio Marconi sia rimasto destinato a scuola elementare. Non sarebbe male che, in occasione dell’anniversario, si riflettesse anche sull’aspetto urbanistico-funzionale di una scuola. Se è giusto che sia situata a ridosso del centro storico o è meglio che sia decentrata. Se siano utili grandi parcheggi nell’immediatezza del corso principale ( ma è sempre sul tappeto l’ipotesi parcheggio interrato antistante l’Albergo Re Ferdinando) o è meglio che stia nelle zone periferiche, da cui partano navette bus. Anche questo fa parte del nostro vissuto quotidiano  e delle nostre prospettive future. Infine mi permetto di suggerire al Comitato organizzatore della celebrazione che è necessario spiegare ai ragazzi perché fu dato alla scuola il nome di Guglielmo Marconi. Sicuramente non è estranea, a questa decisione, una componente politica. Marconi era uno scienziato certamente gradito al regime fascista e al clima politico del tempo . Nel 1936 ( un anno prima dell’istituzione del Circolo didattico ischitano) Marconi aveva partecipato al Gran Consiglio del Fascismo. Ma fermarsi a questa considerazione sarebbe limitativo e irriverente. Marconi fu fisico, inventore, imprenditore e politico. Inventò la telegrafia senza fili via onde radio o radiotelegrafo, dando la stura all’epoca della radiocomunicazione e della televisione. Nel 1909 aveva conseguito il Premio Nobel per la Fisica. Ma la sua vita fu coronata da numerosi altri riconoscimenti: 16 lauree honoris causa, 13 cittadinanze onorarie, la nomina di contrammiraglio per meriti eccezionali. Il Comune di Pontecchio ( in Provincia di Bologna), luogo paterno e dell’infanzia e giovinezza dello scienziato, assunse poi il nome di Pontecchio Marconi, come Sasso quello di Sasso Marconi. L’Aeroporto di Bologna è intitolato a Guglielmo Marconi. C’è un asteroide,il 1332, che è chiamato “ Marconia”. Dal 1977 a Manatthan è stata inaugurata, dal Ministero degli Esteri, la Scuola d’Italia Guglielmo Marconi ( l’unica bilingue del nord America). Insomma la nostra scuola Marconi è in buona compagnia e può andare fiera del nome che porta. Sarebbe infine il caso di sottolineare il valore e l’importanza che ha la Scienza per la scuola e per il futuro della nostra società.

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