162 anni e non sentirli! Conto alla rovescia per la grande festa del porto

di Isabella Puca

foto Giovangiuseppe Lubrano

Ischia – Il porto sgombero dalle imbarcazioni, uno dei punti nevralgici della vita di ischitani e turisti che d’un tratto si riposa, per una notte, per ritornare a essere quel lago che nel 1853 re Ferdinando II di Borbone decise di aprire al resto del mondo. Ischia rivivrà anche quest’anno la magia della festa del porto, un appuntamento al quale ischitani e turisti hanno fatto in fretta ad affezionarsi eleggendolo così come uno degli eventi da non perdere. Sabato 17 settembre, la storia torna a essere attuale e un gran pomeriggio di festa accompagnerà le 162 candeline del nostro porto che si appresta a diventare più bello che mai. La festa inizierà alle 16:00 con la chiusura al traffico di tutto l’anello stradale intorno al porto, dalle 16:30 ci sarà la possibilità di noleggiare biciclette; l’evento nell’evento sarà, infatti, l’adesione da parte del comune di Ischia alla settimana Europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre). Da Fondobosso partirà inoltre un servizio navetta che potrà portarvi direttamente sul luogo della festa. «Ci è piaciuto dare un segno con l’utilizzo delle biciclette – ha dichiarato il consigliere Luigi Di Vaia –  ha un senso lasciare la propria auto al palazzetto dello sport e usufruire della navetta per raggiungere la zona adiacente al porto dove avverrà la festa». Alle 17.30 ci sarà la chiusura della bocca del porto così da rivivere ciò che un tempo doveva essere l’antico lago. La novità di quest’anno sarà la possibilità di percorrere l’interno con delle piccole imbarcazioni a remi, un modo unico per partecipare alla festa. «L’idea delle barchette – ha detto ancora DI Vaia – nasce da due concetti, il primo è quello di restituire alle persone quello che era l’antico lago de’ Bagni. Chiuderemo il porto e simuleremo l’idea di quello che il lago doveva essere un tempo con una scenografia. Una struttura portuale molto frequentata con un traffico massiccio di diportismo si trasformerà nel lago di una volta e sarà a disposizione della gente. A ciò si aggiunge il voler unire riva destra e banchina olimpica, due parti separate che si avvicinano e diventano così parte di un unico scenario». La musica della banda della Fanfara dalla Banchina Olimpica darà inizio all’ingresso del Re nel porto accompagnato da effetti scenografici e da vari attori dislocati lungo il circuito. La musica sarà protagonista quando alle 18:15, sulla banchina olimpica ci sarà lo spettacolo della “Mascherata” che anticiperà lo sbarco del Re sulla banchina momento che aprirà ufficialmente le danze. Tante altre le sorprese legate all’intrattenimento tra danza e musiche popolari. Una sfilata con Re e dignitari accompagnata dalla fanfara della Compagnia Reale Pompieri 1883 percorrerà le strade adiacenti il porto e al ritorno, alle 20:00 sarà la volta dell’esibizione del gruppo musicale “La Ghironda” in piazza Antica Reggia. Spazio poi al teatro, alle 21:30 con  lo spettacolo “1861 La Brutale Verità” che accenderà la luce su di un lato oscuro dell’Unità d’Italia e sul fenomeno del brigantaggio. «Abbiamo voluto, quest’anno, offrire un taglio  diverso. É una festa di popolo, è giusto che ci si diverta, ma vogliamo dare un’impronta di carattere storico culturale alla festa con questo spettacolo, un racconto cantato e recitato sull’Unità d’Italia». Alle 23.00 immancabil  lo spettacolo piromusicale, un momento atteso da molti che aprirà l’ultimo momento della festa: il concerto rock dei “Belly Shakers” sulla riva destra.  «Questa festa – ha concluso DI Vaia  – va in direzione della destagionalizzazione dell’offerta turistica. Vuole essere, infatti, il centro di un filo rosso che collega le feste estive principali come Sant’Anna e quella  di Sant’Alessandro e gli eventi organizzati per il Natale per i quali sarebbe importante iniziare a partire prima, magari già da novembre».

 

 

 

 

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