Sant’Anna, “siluro” Di Vaia:«Parlano quelli delle “regalie”»

Oggi è il 30 luglio ma su questa ridente isola è come se il tempo sia sia fermato. E non soltanto per il caldo che continua ad essere inclemente esattamente come qualche giorno fa (e tale resterà almeno fino a sabato 3 agosto, detto per inciso) ma anche perché il tempo pare davvero essersi fermato. L’edizione 2024 della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna sta diventando un vero e proprio vespaio di polemiche capace di coinvolgere, questo sì, senza nessuna difficoltà innovazione e tradizione: se ne discute infatti sui social, così come nelle piazze, nei bar, mentre si fa la spesa al supermercato e naturalmente anche sui media (più o meno) tradizionali. Si è discusso di tutto, dalla qualità delle barche agli ospiti, passando per la scaletta ed il siderale ritardo con il quale si è conclusa la serata dopo lo scoppio dei fuochi piromusicali. Adesso, ad intervenire rigorosamente a freddo sulla manifestazione, scendendo nei dettagli, è l’assessore al Turismo Luigi Di Vaia che affida sensazioni, umori ed impressioni ad un lunghissimo commento nel quale sottolinea anche una serie di retroscena per ovvi motivi sfuggiti al pubblico che affolava la Baia di Caertaromana.

“Personalmente sono molto felice di questa edizione della Festa a Mare agli Scogli di Sant’Anna – spiega l’esponente politico – ma prima di spiegarne brevemente i motivi, trovo doveroso scusarmi per il notevole ritardo che si è venuto ad accumulare prima dello sparo dei fuochi. Purtroppo un problema
tecnico ha impedito alla ditta incaricata di essere puntuale. Come è giusto che sia, stiamo conducendo i dovuti approfondimenti sulla questione. Sono particolarmente dispiaciuto dell’accaduto perché ci tenevo soprattutto a sparare in orario e proprio, lì, siamo stati lunghi, proprio nell’edizione dedicata a una persona a cui volevo molto bene, Angelo Banfi”. Attenzione però perché Di Vaia nel passaggio
successivo abbandona il fioretto e parte di sciabola: “Sant’Anna è la festa del nostro popoloed è con esso che devo scusarmi. Quando è nata viveva di un altro spirito, quello della passione e del volontariato, poi, prima che ce ne interessassimo, è diventata terra di conquista per politici e comitati organizzatori. Li ricordo, erano quelli ‘della regalia’ a non si sapeva chi.

Per questo motivo sono, invece, poco interessato a leggere le parole scritte dai residuati di quell’epoca”. Un “siluro” di quelli pesantissimi e che riteniamo anche abbastanza semplice da individuare: ci asteniamo però dal fornire le generalità perché non avendolo fatto Di Vaia, non si
capisce perché dovrebbe svelarlo il cronista.

L’assessore continua poi la sua disamina e traccia il suo bilancio: “Sono felice di questa edizione, soprattutto perché, per la prima volta, abbiamo coinvolto gli studenti, lo abbiamo fatto grazie alla sinergia con la Regione e gli istituti scolastici.

Poi arrivano le scuse a chi ha assistito alla manifestazione per il ritardo nello spettacolo dei fuochi
pirotecnici: «C’è stato un problema tecnico, ma approfondiremo la questione»

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L’anno prossimo la collaborazione sarà implementata e perfezionata. Questo perché ci stiamo ponendo il problema del futuro della Festa, lo stiamo facendo curando un presente che deve fungere da strumento per rinnovare la tradizione e riempire i cuori degli ischitani che sono visceralmente legati a questo evento, ma anche da concreto veicolo di promozione turistica. In tal senso va interpretata la scelta dello Chef Bruno Barbieri e della giuria social. In queste ore il nome di Ischia e della Festa stanno letteralmente facendo il giro del mondo. Questo è importante perché, dopo la parmigiana, l’anguria, il vino bianco sugli scogli, dopo l’incendio e i fuochi, ognuno di noi dovrà tornare al proprio lavoro,
nel negozio, nell’albergo, nel bar, nel proprio studio professionale. Ognuno di noi dovrà tornare
a fare i conti con una crisi dalla quale mi auguro ne usciremo il prima possibile. In tal senso alimentare in ogni modo l’indotto turistico, è un preciso dovere di tutti, oltre che una stringente necessità di tutta la comunità isolana”. Poi l’immancabile parentesi di stampo istituzionale: “Un sentito ringraziamento va ai costruttori di quest’anno che hanno reso possibile lo svolgimento della Festa. In conferenza
stampa feci il mea culpa anche sull’esigenza di intraprendere un rapporto nuovo con ciò che resta dei costruttori storici delle zattere, cosa che deve iniziare quanto prima e deve succedere per il tramite dei nostri studenti.

Devo fare i miei complimenti a tutto lo staff e ai collaboratori che hanno reso possibile tutto questo. I ringraziamenti di tutta l’amministrazione comunale vanno alle forze dell’ordine che come sempre, hanno offerto la massima collaborazione. Permettetemi di esprimere un pensiero particolare al nostro comando di Polizia Municipale che ha presidiato il territorio senza sosta dalle 18.00 fino alle 3.00 del mattino. Gli uffici comunali hanno prodotto una quantità di atti e documenti con i quali si sarebbero potute costruire 10 zattere! I volontari ci hanno garantito come sempre ordine e organizzazione. Grazie
alla DMO, a Ischia Risorsa Mare, Ischia Servizi. Alla fine i fuochi sono stati bellissimi, meno l’incendio, credo. Vedere un bimbo di 9 anni, Matteo suonare Blue Dolphin senza spartito davanti a un pubblico così numeroso è stato emozionante.

Emozionante come sa esserlo solo la nostra Festa di Sant’Anna. Carmen Cuomo perfetta, come sempre… E come disse il Maestro Troisi, ancora una volta, ‘scusate il ritardo’”