CRONACA

L’INIZIATIVA A Serrara Fontana il “Maggio dei libri”

“Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato» diceva la poetessa Nobel per la letteratura Wislawa Szymborska. Inizia il “Maggio dei libri in Biblioteca” nella Biblioteca Comunale di Serrara Fontana Previsti nei giorni 8, 15 e 29 maggio, dalle 16.30, spazi di divertimento con  con le letture di Lucia Annicelli e le attività di laboratorio “Mangia libri” de “Il Mondo di Alice”.

Maggio, mese della Madonna

Mercoledì 8 maggio Supplica alla Madonna del Santo Rosario

Di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Il mese di maggio è il periodo dell’anno che più di ogni altro abbiniamo alla Madonna. È il mese dei fiori: dedichiamolo a Maria Vergine, fiore dei fiori. È un tempo in cui sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine e si moltiplicano i Rosari. Recitato ogni giorno, il Rosario, aiuta a creare un rapporto speciale con Maria, a farci sentire più vicini a lei e a Gesù. Inoltre recitarlo ogni giorno nel mese di maggio garantisce benedizioni e benefici per noi e per i nostri cari. Secondo la tradizione San Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine Domenicano, ricevette dalla Madonna stessa il primo Rosario nel 1214, come strumento per la conversione dei non credenti e dei peccatori. La Vergine gli si presentò con un mazzo di 150 rose e gli disse che desiderava essere onorata con una preghiera che contemplasse 150 Ave Maria alternate al Padre Nostro. In cambiò la Madonna si impegnò a esaudire 15 promesse, una per ogni decina recitata, dichiarando il proprio impegno nella protezione delle anime e delle famiglie dei suoi devoti. Una necessità avvertita con particolare urgenza nel tempo, drammatico, che stiamo vivendo. L’ha sottolineato più volte il Papa che già nella “Lettera” inviata a tutti i fedeli il 25 aprile evidenziava l’importanza di rivolgersi a Maria nei momenti di difficoltà. Un invito caldo e affettuoso a riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa. Lo si può fare insieme o personalmente, diceva, ma senza mai perdere di vista l’unico ingrediente davvero indispensabile: la semplicità. Contemplare il volto di Cristo con il cuore di Maria, aggiungeva papa Francesco, “ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare le prove”.

Il Rosario è un itinerario cristologico che ci fa contemplare le tappe della vita di Gesù: i misteri gaudiosi, caratterizzati dalla gioia che irradia dall’evento dell’Incarnazione; i misteri luminosi, che ci narrano gli anni della vita pubblica di Gesù; i misteri dolorosi, che ci portano a rivivere la passione e morte di Gesù; e i misteri gloriosi, che accrescono in noi la speranza della vita eterna e ci spronano a farci testimoni della Buona Novella. Recitando il Santo Rosario, siamo chiamati a meditare questi misteri, ma soprattutto a riviverli ogni giorno. Dobbiamo conformarci alla vita di Gesù, imitarla. E così, attraverso quella preghiera, ricordiamo le opere di Dio nella storia della salvezza e quel ricordo fa sì che assimiliamo il Vangelo e alla sua luce, plasmiamo la nostra stessa vita. Inoltre, impariamo a “Cristo” e ci mettiamo alla scuola di Maria -come diceva Papa Wojtyla- “per leggere Cristo, per penetrarne i segreti, per capirne i messaggi”. E, ancora, ci rendiamo conformi a Cristo, così come affermava Bartolo Longo: “ Come due amici, praticando frequentemente insieme, vogliono conformarsi anche nei costumi, così noi, conservando familiarmente con Gesù e la Vergine, nel meditare i Misteri del Rosario, e formando insieme una medesima vita con la Comunione, possiamo divenire, per quanto ne sia capace la nostra bassezza, simili ad essi, ed apprendere da questi dommi esemplari il vivere umile, povero, nascosto, paziente e perfetto”. Il Rosario, oltre a guidarci nella meditazione, è anche strumento per annunciare il Vangelo, conformato alla vita, “ripresentato- come diceva San Giovanni Paolo II- ai diversi livelli dell’ esperienza cristiana” (RVM,17).

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L’8 maggio è il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, importante pratica devozionale mariana che si celebra da oltre un secolo nell’importante Santuario in provincia di Napoli. La supplica si ripete anche la prima domenica di ottobre, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la Madonna come Regina del Santo Rosario. Non solo il grandioso Santuario di Pompei dedicato a NS della Vittoria del S. Rosario, ma anche Lacco Ameno (di sopra) e in varie Chiese della diocesi d’Ischia sono vive importanti Icone artistiche del S. Rosario come a Barano centro e presso il Santuario di Loreto a Forio, opere del noto pittore foriano Cesare Calise che si firmava in latino.

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Proprio per questo mese di maggio, nella chiesa di San Sebastiano in Barano Centro, è tornata la tela della Madonna del Rosario con intorno i quindici quadretti raffiguranti i misteri del Rosario(Caesar Calensis pinxit 1632). La tela, dopo un “prestito”alla sede vescovile d’Ischia, sarà esposta per tutto il mese di maggio nella chiesa di San Sebastiano, per poi tornare nella sua collocazione originaria: la chiesa di San Rocco.

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