CULTURA & SOCIETA'

Il legame tra l’isola d’Ischia e Gioacchino Luigi Mellucci

A Casamicciola, presso la sala comunale del complesso dei Padri Passionisti, si è tenuto un convegno dedicato alla storica figura dell’ingegnere Mellucciin occasione dei 150 anni dalla sua nascita

Tra i personaggi che nel secolo scorso hanno segnato la storia dell’isola d’Ischia c’è senz’altro l’ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci, uno dei principali esponenti del Liberty napoletano. Nato a Curti, in provincia di Caserta, nel 1874, da una nobile famiglia di origine napoletana, ilMellucci si laureò presso la Regia Scuola d’Applicazione di Napoli nel 1900. Ben presto di dedicò all’attività edile, imponendosi come promotore ed interprete dello stile Liberty a Napoli. Tra i suoi principali lavori si ricordano il complesso termale di Agnano, il cinema augusteo, la funicolare centrale, i palazzi Leonetti e Mannajuolo nel quartiere Chiaia, vari edifici del Parco Margherita e in altre zone del centro di Napoli, oltre alla ricostruzione di palazzo Buono, nuova sede della Rinascente in via Toledo. Gioacchino Luigi Mellucci, però, è strettamente legato alla nostra isola perché fu lui a occuparsi in prima persona del progetto della strada litoranea tra Casamicciola e Lacco Ameno aperta al pubblico transito il 25 luglio 1926.

Tale strada, promossa dalla Deputazione provinciale sotto la presidenza dell’avvocato Salvatore Girardi, nacque con lo scopo precipuo di rendere più collegabile l’isola, mettendo in comunicazione diverse zone fino ad allora poco raggiungibili o di difficile accesso. Di tutto questo si è discusso in un convegno tenutosi a Casamicciola presso sala comunale del complesso dei Padri Passionisti in occasione dei 150 anni dalla nascita del Mellucci e organizzato da Discover Italia nelle persone di Isabella Marino e di Anna Parlato con il patrocinio del Comune di Casamicciola Terme. L’incontro, moderato da Isabella Marino, ha visto la presenza di un nutrito numero di studenti e studentesse dell’Istituto Tecnico “Enrico Mattei”ed è iniziato con la proiezione del podcast realizzato da Discover Italia sulla storia della litoranea e sui palazzi posti di fronte al mare degli anni Venti e Trenta del Novecento, tutti caratterizzati da elementi tipicamente Liberty.Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore Annalisa Iaccarino è stato il momentodi Alessandro Castagnaro, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura presso l’Università Federico II di Napoli: «Gioacchino Luigi Mellucci, laureatosi presso la Reale Scuola di Ingegneria, la prima sorta in Italia nel 1811,è stato un ingegnere di grande spessore ed è oggi riconosciuto come uno dei principali esponenti del Liberty napoletanoper le sue testimonianze in città e in provincia. Dopo diversi lavori in terraferma, insieme all’impresa Ricciardi, Borrelli e Mannajuolo, decide di occuparsi anche di progettazione e, durante il periodo fascista, riceve l’incarico di realizzare a Ischia la litoranea con l’obiettivo di mettere in collegamento tutti i comuni. Il suo grande merito fu quello di superare i dislivelli che caratterizzavano i terreni dell’epoca, soprattutto quelli tra Barano e Ischia, dando così inizio a una nuova era per l’intera isola». Successivamente Francesca Capano, anch’essa docente di Storia dell’Architettura presso lo stesso ateneo napoletano, ha mostrato ai presenti gli effetti dei terremoti ottocenteschi sugli edifici pubblici e privati di Casamicciola con il successivo trasferimento di tanti cittadini dalla zona alta a quella della Marina: «La storia di questo comune è inevitabilmente segnata dal terremoto del 1883. La maggior parte dei danni si verificò nella parte alta come Piazza Bagni e il Majo, mentre sul litorale gli effetti furono meno devastanti.

Fu per questo che il piano di ricostruzione decretò lo spostamento di quasi tutte le attività da Casamicciola alta a Casamiciola bassa con la costruzione della litoranea ad opera di Gioacchino Luigi Melluccinel 1926, anche se il progetto, in realtà, era previsto già dal 1914 prima che scoppiasse il conflitto mondiale». Dopo questi interventi di natura tecnica hanno preso la parola altri relatori che hanno posto l’accento sulla situazione attuale di Casamicciola nell’ottica di un’auspicabile quanto mai urgente rinascita dopo i tragici eventi degli ultimi anni. Giovanni Legnini, Commissario straordinario per la ricostruzione dopo il sisma del 2017 e dell’alluvione del 2022, ha posto l’accento sul ruolo strategico della litoranea, arteria viaria fondamentale dell’intera isola, senza la quale sarebbe estremamente difficoltoso spostarsi tra i comuni. Inoltre, ha ribadito l’impegno a rendere il comune termale più sicuro con un piano di messa in sicurezza del territorio e di ricostruzione lì dove è possibile. I primi interventi, stando alle parole di Legnini, dovrebbero partire a breve, a cominciare proprio dalla strada litoranea. È seguito l’intervento di Felice Casucci, Assessore regionale alla Cultura e al Turismo della Regione Campania, che, in collegamento via internet, ha voluto ricordare ai presenti gli sforzi fatti per rimettere in sesto i territori colpiti dalle calamità naturali degli ultimi anni sottolineando come la Regione sia da sempre vicina all’isola e agli isolani. Il convegno è proseguito con Giorgio Mellucci, che, in qualità di pronipote di Gioacchino Luigi Mellucci, ha voluto portare un personale ricordo del bisnonno. A chiudere è stato l’imprenditore Ambrogio Mattera il quale ha parlato dell’edificio di sua proprietà, già Hotel Terme Excelsior, per poi soffermarsi sulla bellezza dei palazzi casamicciolesi, in particolare quelli posti sulla litoranea: «Passeggiando per le colorate strade di Casamicciola è possibile vedere una moltitudine di palazzi che, pur essendo diversi tra di loro per epoca e stile, risultano essere ricchi di storia. Una volta erano in rovina, ma negli ultimi tempi sono stati rimessi in sesto e riportati al loro antico splendore. La Torre del Perrone, Villa Iaccarino e Palazzo Lombardi sono solo alcuni esempi utili a descrivere la ricchezza architettonica del territorio casamicciolese e, in questo contesto, la figura di Gioacchino Luigi Mellucci è stata fondamentale perché ha saputo riqualificare la zona del lungomare aprendo letteralmente la strada al futuro con uno sviluppo urbanistico di natura sia residenziale che turistica».

FOTO FRANCO TRANI

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