“Gli occhi del lupo” il libro di esordio di Federica Amalfitano
di Isabella Puca
Ischia – «È una bellissima occasione per la Biblioteca che deve mettersi in discussione. È questa una occasione di crescita per chi, come me, guarda il territorio per valutare la proposta da strutturare. Bisogna muoversi su terreni diversi e uno di questi è sicuramente il web». È così che la dott.ssa Annicelli, direttrice della Biblioteca Antoniana ha introdotto la presentazione del primo libro di Federica Amalfitano, autrice de “Gli occhi del lupo”(Aletti editore) tenutasi lo scorso mercoledì pomeriggio. Con lei Gilda Cortese, autrice del romanzo “La mia vendetta è l’amore” (Graus 2011). «Ho conosciuto l’autrice per una pura casualità, in passato conobbi Gilda che presentò qui il suo primo romanzo e ricordo che fu un’esperienza importante perché per la prima volta aprivamo a un’autrice locale. Con Federica si tratta di un’esperienza diversa perché il suo libro racconta un fenomeno sociale importante». Scritto otto anni fa, ma andato in stampa solo l’anno scorso, ha pensato solo adesso di dare un volto al libro che, fin ora, ha avuto una grande promozione, ma solo sul web tramite un “blog tour”; di volta in volta vari blogger italiani hanno ospitato un articolo relativo a “Gli occhi del lupo” diffondendone così la storia. «Si tratta di una narrativa licantropica e racconta il processo di trasformazione che la letteratura ha attraversato dal mondo classico ad oggi, che mi permette di evidenziare la lentezza di cogliere il valore del web. Questo libro s’inserisce in una specifica categoria che racconta la trasformazione dell’individuo rispetto alle potenzialità del web. Sono contenta che tu l’ abbia presentato proprio qui in Biblioteca, un catalizzatore di quelle che sono le stanze culturali dell’ intera isola». A fare la biblioteca sono gli utenti e, da parte della dott.ssa Annicelli la proposta di realizzare un ciclo di incontri sui fenomeni letterari. Il libro di Federica Amalfitano s’inserisce nel genere denominato “Urban fantasy”, un sottogenere del più conosciuto fantasy, ma senza limitazioni temporali. «Ho sempre amato leggere, – racconta timida Federica al pubblico – ma la scrittura è una passione recente risalente agli anni dell’università. Mai avrei immaginato di pubblicare. Mi sono appassionata a questo genere perché permette di fantasticare di più parlando anche di creature soprannaturali. Amo i romanzi d’avventura, i gialli e i thriller e spero, un giorno, di poterne scrivere». Artefice di questa passione per il genere letterario sua sorella, la stessa che ha preso il romanzo di Federica dal cassetto e ha iniziato a inviarlo a diverse case editrici che poi hanno scelto di pubblicarlo. Nel libro la storia di un’amicizia tra una giovane adolescente di nome Ellen e un ragazzo misterioso che si rivela essere un lupo mannaro. Il loro rapporto si intreccia con i problemi del branco e le varie minacce da fronteggiare, come quella rappresentata dai cacciatori e dai clan avversari, ma i due faranno di tutto per cercare di proteggersi e di preservare la loro amicizia. Ambientato a Florence, si tratta di una città di fantasia che riprende solo nel nome la traduzione inglese della bella Firenze, «il libro l’ho scritto otto anni fa mentre Firenze l’ho vista solo l’anno scorso. Ho descritto una cittadella americana attorniata da un bosco, mentre il romanzo è a più voci ed è scritto in prima persona così da dare la possibilità al lettore di immedesimarsi». Nel cassetto dei sogni di Federica è già pronto un altro libro, ma avverte, non si tratta de continuo. «La verità è che sono davvero tanto timida e se il libro è in libreria devo tutto a mia sorella».