CRONACA

Donna ischitana narcotizzata e derubata a Napoli da tassista abusivo

Napoli, donna di Ischia narcotizzata e derubata da tassista. Una storia incredibile quella che sarebbe avvenuta a Napoli in Campania da approfondire.Un uomo si sarebbe presentato come tassista abusivo e si sarebbe offerto di accompagnarla in piazza Garibaldi ma, durante il tragitto, le avrebbe offerto un caffè e lei avrebbe perso i sensi; al risveglio si sarebbe ritrovata da sola: insieme allo sconosciuto era sparito anche il suo borsello coi soldi e i documenti. È quello che ha raccontato una 78enne di Ischia, che nella mattinata di ieri, 21 giugno, ha sporto denuncia presso la stazione dei carabinieri di Poggioreale.Poi la denuncia sui social della figlia,  Melania Di Meglio.

La donna sarebbe stata avvicinata dall’abusivo al Molo Beverello, dove era appena arrivata da Ischia; era diretta alla stazione centrale, dove avrebbe dovuto prendere un treno. L’uomo, secondo il racconto della vittima, avrebbe circa 50 anni. Si muoverebbe con un’automobile scura, quindi impossibile da confondere con un taxi, ma si sarebbe qualificato lui stesso come abusivo e avrebbe offerto la corsa ad un prezzo vantaggioso, riuscendo così a convincere l’anziana a salire in auto.

La donna avrebbe perso i sensi subito dopo aver bevuto il caffè che le è stato offerto. Quando si sarebbe svegliata, ancora in stato confusionale, si sarebbe accorta di essere stata derubata del borsello, che conteneva 2.200 euro in contanti, documenti di identità e carta di credito. La vittima è in buone condizioni di salute e non ha avuto bisogno di cure mediche. Le indagini sono affidate ai carabinieri, che sono al lavoro per rintracciare l’uomo descritto dalla 78enne; non è escluso che la donna alla donna possa essere stato somministrato un sonnifero o qualcosa di simile e che per questo abbia perso conoscenza.

IL post pubblico con richiesta di condividere di Melania Di Meglio

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Quello che è successo ieri a mia madre è peggio di quanto visto nella peggiore serie di criminalità proiettata sui nostri schermi.

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Ho riflettuto a lungo prima di affidare ai social quanto accaduto.

Ma penso che sia doveroso raccontarlo e condividerlo affinché la gente sappia a cosa si può andare incontro quando si prende un “taxi abusivo”.

Premetto dicendo che mia madre non è più giovanissima ma è una donna di grande energia che spesso raggiunge i miei fratelli fuori Ischia.

E’ una donna lucida, intelligente e capace.

E’ una donna che tutte le mattine percorre a piedi lunghi tratti perché il suo motto è “mens sana in corpore sano”.

Ieri si recava a Napoli per prendere il treno che l’avrebbe portata a Milano da mio fratello.

(l’avrei potuta accompagnare, lo so, ma chi conosce mia madre sa che la sua indipendenza è direttamente proporzionale alla sua risolutezza e impossibilità di discutere oltre)

Scesa dall’aliscafo è stata avvicinata da un uomo sulla mezza età che le chiedeva se aveva bisogno di un taxi.

” Ho il taxi abusivo Signò perchè anche noi amma faticà!!”

E lei su quel “anche noi amma faticà” si è fatta fare fessa.

E’ salita sul taxi.

Il tizio è stato cordiale, ha instaurato con lei un rapporto di simpatia e fiducia tanto da poi invitarla a bere un caffè prima di arrivare alla stazione.

Al diniego di mia madre è sceso a prendere un caffè per lui e lo ha portato anche a lei in macchina.

“il caffè era lungo e dal sapore strano” dirà poi mia madre.

Inutile dire che non avrebbe dovuto prendere il taxi abusivo, bere il caffè ecc….

Lei lo ha bevuto.

Da quel momento non ha più memoria di cosa le sia successo.

Glielo spiegheranno i carabinieri allertati da una signora che l’aveva rinvenuta letteralmente “gettata come un sacco di patate” in una campagna nei pressi di Poggiorelale, precisamente a Via Nuova Poggioreale.

Frastornata.

Derubata di tutto (effetti personali, soldi, trolley).

Tranne del telefono col quale ci chiameranno i carabinieri.

Neanche più in grado di alzare con facilità i piedi da terra.

Quando mi sono recata in caserma l’ho trovata ancora che farfugliava, si addormentava, non riusciva ad alzare i piedi da terra.

Che per chi conosce mia madre e sa che va tutti i giorni da barano ai maronti appare strano.

Ad alcuni carabinieri non tanto vista l’età di mia madre.

Tralascio il tentativo di ricostruzione dell’accaduto.

Il buco dalle 10.16 (orario di uno scontrino) alle 11.44 quando la signora chiama i carabinieri.

Sorvolo sullo schifo, la disperazione, il dolore, provato quando ho appreso che mia madre ERA STATA SEQUESTRATA, STORDITA, DERUBATA E ABBANDONATA COME UN OGGETTO IN MEZZO A UNA CAMPAGNA, la paura che potessero averla picchiata e non lo ricordava.

Voglio spendere due parole sulla Stazione dei Carabinieri di Poggioreale, su tutti quelli che ci si sono stretti attorno come una famiglia (meno una persona sulla quale sorvolerò).

Voglio ringraziarli per essersi presi cura di mia madre in attesa del mio arrivo.

Per averci fatto sentire protette.

Per i consigli dati.

Per la gestione delle “indagini”.

A parte i tanti “sorvolo” perché, credetemi, ci sarebbe da aprire un libro su tante cose, chiedo a tutti voi di condividere questo post.

Affinché giri e raggiunga quanta più gente possibile.

Che nessuno alimenti mai “il mercato” degli abusivi (tante amiche mi hanno detto poi “mammamia anche io spesso prendo il taxi abusivo!!”).

Che a nessuno possa MAI E DICO MAI capitare quello che è successo a mia madre.

Se con questo post, potrò salvare anche solo una persona dalla stessa sorte, quanto accaduto a mia madre non sarà andato vano.

Da donna di fede confido nel buon Dio e nella sua giustizia.

Da donna che crede nella giustizia confido nella bravura dei carabinieri che stanno gestendo le indagini.

E se mai un giorno avrò la Grazia di trovarmi faccia a faccia con questa persona con garbo gliene dirò due.

Ma belle “impostate”!

– vi chiedo di condividere-

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