CRONACA

Casamicciola rivede al ribasso gli incarichi legali

Obbiettivo evitare la duplicazione degli affidamenti SO.G.E.T in materia tributario-amministrativa

Nuova modifica, l’ennesima, in materia di incarichi legali al Comune di Casamicciola Terme. Rivedendo quando già deliberato l’11 gennaio scorso, la Giunta comunale, difinisce da 3 a 2 le richieste di professionisti. L’obiettivo ufficialmente dichiarato è quello di evitare la duplicazione di incarico con quanto già disposto ed affidato a SO.G.E.T. Infatti, in gennaio l’esecutivo del Sindaco Giosi Ferrandino aveva datomandato al Responsabile dell’Area I di procedere alla individuazione di tre professionisti legali di comprovata esperienza professionale nella Pubblica Amministrazione nelle materie del diritto civile, tributario ed amministrativo. Adesso la Giunta evidenzia che è necessaria una modifica e integrazione per «individuare due professionisti legali nelle materie del diritto civile ed amministrativo, risultando opportuno evitare il ricorso ad una professionalità esterna per la materia tributaria, al fine di evitare duplicazioni, avendo l’Ente provveduto ad esternalizzare il servizio tributi, ivi compreso il contenzioso tributario, affidandolo alla SO.G.E.T. S.p.A.; modificare ed integrare la parte relativa agli emolumenti, affinché la stessa sia maggiormente rispondente al principio dell’equo compenso».

I compensi per i legali che dovranno difendere il Comune di Casamicciola vengono dunque così indicati: «Euro 10.000, oltre Cpa ed Iva, se dovuta, per un totale complessivo di euro 12.688 annui, comprensivo di Iva, ovvero di euro 10.400 annui, senza Iva, per la materia civile; euro 15.000, oltre Cpa ed Iva, se dovuta, per un totale complessivo di euro 19.032,00 annui, comprensivo di Iva, ovvero di euro 15.600,00 annui, senza Iva, per la materia amministrativa, attesa la maggiore complessità e tecnicismo del settore». In caso di esito vittorioso delle liti, al legale verranno devolute al legale le spese di giudizio e gli onorari liquidati dal giudice in favore dell’Ente, detratte le spese vive effettivamente sostenute dal Comune.

In caso di soccombenza «nelle liti attive o passive di particolare complessità», saranno comunque riconosciuti ulteriori compensi da un minimo di 200 ad un massimo di 1.000 euro. Aggiungendo che «l’Ente si impegna in ogni caso a rimborsare al professionista le spese documentabili». La delibera prevede anche la possibilità «di ricorrere a professionisti diversi da quelli che saranno individuati, in considerazione della specificità, difficoltà e complessità di talune controversie. Insomma un dietro front teso anche ade votare possibili contenziosi legali anche tra incaricati dell’Ente del Convento dei Padri Passionisti.

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