CRONACAPRIMO PIANO

“Bomba” mercato comunale, arrivano le ordinanze di sgombero

Confermate le anticipazioni del nostro giornale: dopo le richieste arrivate al Comune di Ischia dal commissariato di polizia, che aveva aperto un’indagine, dall’ente di via Iasolino Marco Minicucci dispone che dovranno essere liberati ben 17 box fin qui occupati senza titolo

Una serie di palesi irregolarità, con diversi occupanti che non erano in possesso né di un contratto né tantomeno avevano mai versato un solo euro di canone nelle casse del Comune di Ischia. La vicenda a dir poco “imbarazzante” dell’occupazione abusiva e senza alcun titolo e autorizzazione dei box nel nuovo mercato comunale di Ischia, ubicato in via Morgioni, arriva adesso a un punto di svolta. L’unico, se vogliamo, ipotizzabile dal momento che si era in presenza di una palese irregolarità che proprio di recente avevamo di nuovo segnalato in esclusiva sul nostro giornale raccontandola nei minimi dettagli. Adesso sono arrivate una serie di ordinanze di sgombero firmate dal responsabile di settore dell’ente di via Iasolino, Marco Minicucci. Le ordinanze in questione sono indirizzate agli attuali occupanti dei box n. 1, 2, 5, 9, 11,12,13, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 28 e sono praticamente dello stesso tenore.

Nel testo, che praticamente si ripete in maniera identica in tutti i dispositivi (le generalità dei destinatari sono omessi per motivi di privacy) si legge quanto segue: “Premesso: Che con nota n. 13596/2024 del 15 marzo 2024 il Commissariato di Ischia ha richiesto informazioni circa l’occupazione dei box ubicati all’interno della struttura mercatale di via Morgioni; Che sono stati disposti accertamenti da parte della polizia municipale in ordine agli attuali occupanti come da nota prot. 13957/2024 del 19 marzo 2024; Che all’esito delle verifiche istruttorie svolte dalla consultazione degli atti presenti al fascicolo d’ufficio è emerso che risulta occupante senza titolo al Sig. OMISSIS e residente in OMISSIS alla Via OMISSIS Box individuati (omissis); Visti gli artt, 824 comma 2 e l’art. 823 comma 2 del c.c. per il quale ‘Spetta all’autorità amministrativa la tutela dei beni che fanno parte del demanio pubblico. Essa ha facoltà (….) di procedere in via amministrativa……’; Considerato che l’uso di poteri propri della c.d. autotutela esecutiva previsti dall’art. 823 del c.c. e 824 comma 2 che si estende anche i beni del patrimonio indisponibile è preordinato al perseguimento dell’interesse pubblico ed alla salvaguardia del regime giuridico della proprietà pubblica; Vista la delibera di trasferimento del Mercato comunale a via Morgioni approvata con delibera di consiglio comunale n. 21 del 11 luglio 2005; Ritenuto che sussistono i presupposti per l’adozione di idoneo provvedimento di sgombero degli occupanti senza titolo dei box della struttura mercatale di via Morgioni che detengono tali spazi sine titulo Visto l’art.107 del D.Lgs. 18.08.2000 n. 267 Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali ORDINA Lo sgombero al Sig. OMISSIS., nato a OMISSIS il OMISSIS e residente in OMISSIS alla Via OMISSIS, di effettuare, ad horas, lo sgombero dei box OMISSIS all’interno della struttura mercatale di via Morgioni, stabilendo che lo spazio debba essere lasciato libero da persone e cose entro e non oltre 10 giorni dall’avvenuta notifica del presente atto. DISPONE La notifica della presente al Sig. OMISSIS. nella qualità di titolare E/O occupante della ditta e residente in OMISSIS alla Via OMISSIS. Informa che il Responsabile del procedimento è il Responsabile del Servizio 9 – Patrimonio, Manutenzione, Servizi a rete, Ambiente, Ing. Marco Minicucci”.

Il responsabile di settore ha agito prendendo spunto dalle risultanze di una relazione della polizia locale, che ha evidenziato una serie di irregolarità. Resta adesso da capire se il Comune potrà rivalersi in qualche modo e soprattutto che piega prenderà l’inchiesta penale

Nell’ordinanza si fa inoltre presente “che in caso di inadempimento nel termine si procederà ad esecuzione forzata mediante apertura del box e trasferimento delle suppellettili e masserizie ivi eventualmente presenti in deposito con spese a carico dell’inadempiente” e ancora che “avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni dalla notifica o, in via alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di notifica. Il ricorso non sospende l’esecuzione della presente ordinanza”. Le ordinanze sono state notificate non soltanto ai diretti interessati ma anche al Comando di Polizia Locale per il controllo e la verifica dell’esatto adempimento di quanto sopra da parte dell’intimato. Insomma, il Comune di Ischia a seguito dell’indagine e delle richieste della polizia di Stato si è attivato facendo scattare il “cartellino rosso” a scapito degli occupanti abusivi del mercato comunale. Restano adesso da chiarire altri due aspetti: il primo, capire se l’ente pubblico potrà avere facoltà di chiedere i canoni arretrati a chi ha usufruito di un bene pubblico per chissà quanto tempo senza mai mettere mano alla tasca, fatto al tempo stesso inconcepibile e intollerabile. Tutto questo, ovviamente, senza che nessuno si sia mai accorto di nulla, il che appare altrettanto improbabile. Poi c’è l’attività investigativa del personale guidato dal vicequestore Ciro Re, che a questo punto piuttosto che frenare subirà anzi una profonda accelerazione: perché in tutta questa situazione apparentemente tanto surreale da apparire quasi impossibile, ci sono risvolti penali che potrebbero diventare decisamente pesanti. Ma per questo, c’è tempo. L’importante è che sia finita la “zizzenella” per chi a lungo ha fatto un utilizzo privato di un bene pubblico. Sperando che sia successo senza il beneplacito della politica.

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