CRONACAPRIMO PIANO

Abusivismo a Barano, sigilli al Lido dei VIP

Scatta il sequestro, come già annunciato ieri, dello stabilimento balneare e ristorante ubicato sulla spiaggia dei Maronti. I carabinieri hanno denunciato 6 persone all’autorità giudiziaria, ecco nel dettaglio tutte le opere realizzate senza alcuna autorizzazione: ce n’era una anche interrata. Tutto è nato da un controllo dell’ASL

Una cella frigorifera ricavata in un cunicolo sotto la montagna dei Maronti, ambienti scavati sottoterra, superfetazioni di superfetazioni di precedenti abusi, una cucina realizzata in un’area già sequestrata nel 2015 e tuttora sotto vincolo come anche il cunicolo scavato nel terrapieno di 12 metri quadrati dove era stata incassata una cella frigo e poi ancora un muro di calcestruzzo di circa 10 metri quadrati, un terrazzo pavimentato con calcestruzzo di circa 52 metri quadrati lambito dalle onde marine. Sono alcuni degli abusi realizzati in un’area sottoposta non solo a vincoli paesaggistici ma anche a vincoli sismici riscontrati dai carabinieri e gli ulteriori approfondimenti di ASL NA2 Nord e UTC locale che hanno messo i sigilli al ristorante e lido del vip «Nicola alle Fumarole» sulla rinomata spiaggia dei Maronti che congiunge due delle baie più belle del mondo da Barano d’Ischia fino a Sant’Angelo a Serrara Fontana. E’stato un mezzogiorno di fuoco martedi 25 giugno, quando gli uomini in divisa hanno notificato gli atti e apposto i sigilli. Accertata anche la presenza sulla scogliera di una pedana con staccionata in legno di 36 metri quadrati messa davanti il bar e muri di contenimento con rivestimenti in pietra sulla terrazza solarium. Si tratta, è emerso, di lavori edilizi difformi rispetto a quelli menzionati nella segnalazione certificata di inizio attività(Scia) presentata e, quindi, realizzati in assenza dei necessari permessi.

I controlli degli uomini dell’arma, sono stati eseguiti, come anzi detto, insieme con personale dell’Asl Napoli 2 Nord e dell’ufficio tecnico del comune di Barano. I militari coordinati dal Capitano della Compagnia di Ischia Tiziano Laganà al termine della lunga operazione hanno denunciato sei persone, tra le quali figurano i titolari della struttura e gli imprenditori che hanno eseguito i lavori.

CUNICOLI E AMPLIAMENTI SUGLI ABUSI DEL 2015

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Trovato un muro di calcestruzzo di circa 10 metri quadrati e con gradini laterali sull’arenile demaniale. Accertata la presenza sulla scogliera di una pedana con staccionata in legno di 36 metri quadrati messa davanti il bar. Creati muri di contenimento con rivestimenti in pietra sulla terrazza solarium; su alcuni di questi era stato creato un terrazzo pavimentato con calcestruzzo di circa 52 metri quadrati. Scovato, infine, al piano terra nel locale cucina, in un’area già sequestrata nel 2015 e tutt’ora in atto, un cunicolo cavato nel terrapieno di 12 metri quadrati dove era stata incassata una cella frigo.Dopo aver messo i sigilli, i Carabinieri hanno denunciato, dunque, per abusivismo edilizio e violazione dei sigilli 6 persone quali titolari dell’attività commerciale. Le operazioni di controllo sono state eseguite dagli Ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria Luogotenente Salvatore Schiano comandante della locale stazione dei Carabinieri e il brigadiere capo Francesco Veccia. I primi accessi il 12 giugno 2024 coadiuvati dal personale del dipartimento di prevenzione dell’asl Napoli due nord quando veniva eseguito un controllo igienico sanitario presso il complesso punto il giorno successivo il 13 giugno a seguito delle risultanze del controllo igienico sanitario delle 24 ore prima i militari del comando dell’arma assistiti dal personale dell’ufficio tecnico del Comune di barano eseguivano un secondo accesso per svolgere accertamenti di natura edilizia di cui si dà atto in una minuziosa relazione tecnica la numero 7134/2024 del 20 giugno 2024 a firma dell’ufficio tecnico settore edilizia privata ed urbanistica che al termine dei propri rilievi tecnici ed accertamenti di conseguenza partecipava gli inquirenti delle difformità e dei reati in materia edilizia rilevati. Ancora nella relazione si dava contezza del precedente accertamento tecnico eseguito il quattro il 7 maggio del 2015 quindi quasi 10 anni fa ad opera del personale del corpo forestale dello Stato del comando della stazione di Casamicciola terme che dà origine ad un sequestro preventivo ex articolo 321 del codice penale datato 8 maggio 2015 che trovava riscontro nel decreto di convalida del sequestro e sequestro preventivo numero 16912 del 2015 R.G. P.M. e numero 14042 del 2015 R.G. G.I.P. Emesso in data 12 maggio 2015 dal Tribunale di Napoli- Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminiari-Sezione IX-Dr.Tommaso Miranda.

NON RISULTANO DISSEQUESTRI. TRE I CONDONI RICHIESTI PER QUASI 600 METRI QUADRI

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Su tale sequestro preventivo sia dall’esame del portale CED interforze, sia da informazioni assunte per le vie brevi con il comandante della stazione forestale Carabinieri di Casamicciola Terme per gli investigatori non risultano dissequestri disposti dall’autorità giudiziaria, inoltre la V sezione della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli con il sostituto procuratore dottor Ugo Miraglia del Giudice, nell’ambito del procedimento penale numero 16912 il 15 maggio 2015, nel disporre l’esecuzione di sequestro preventivo si raccomandava di attivare frequenti controlli sul manufatto in sequestro, onde scongiurare, proprio, il rischio di eventuali violazioni dei sigilli con l’obbligo di riferire all’autorità giudiziaria sull’esito degli stessi ogni 15 giorni. In ultimo l’ufficio tecnico di Barano completava la relazione post verifiche precisando che “consultati gli atti d’ufficio è emerso che tutte le opere rilevate comprese quelle difformi rispetto alla scia risultano realizzata senza i prescritti titoli abilitativi. Su una parte del cespite risulta richiesta di sanatoria edilizia Legge di Condono 47/85 presentata il 26 marzo 1986 per 295,00 metri quadri. Ancora una richiesta in sanatoria per la legge 724 del 1994 presentata al 24 Marzo 1995 per 40 metri quadri ed una successiva richiesta in sanatoria con la legge 326 del 2003 presentata il 12 Marzo del 2007 per la realizzazione di opere di ampliamento alla struttura turistica per 180 metri quadri”. Allo stato le tre istanze di condono edilizio risultano ancora non definite nel corso dell’accertamento il ristorante era in attività e non risultavano opere in corso

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LA META DEI VIP

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Quando ormai l’incerta estate ischitana è cominciata, la vicenda di “Nicola alle Fumarole” fa ancora più rumore. Sono già centinaia i turisti che, ogni giorno, sbarcano sull’isola di Ischia per godersi le vacanze e di certo i Maronti sono una delle mete predilette e soprattutto il rinomato ristorante era in grado di attirare la clientela più disparata soprattutto di livello e di eccellenza nel mondo dello show business. Presenza storica del complesso che sorge, incastonato nella collina e bagnato dalle acque del mare della baia baranese, sono Aurelio De Laurentis, mitica e discussa la presenza di Roman Abramovic. L’attività infatti richiama, ogni anno, insomma ha saputo attrarre molti personaggi famosi, non vano dimenticati la Sabrina Ferilli o ancora Lapo Elkann e molti altri, calciatori ed ex calciatori del Napoli, come Dries Mertens.

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Carlo

Quali sarebbero i Vip che vengono a ischia ?!? Probabilmente vi confondete con Capri o Montecarlo. Voi siete famosi alle cronache nazionali solo per l’abusivismo edilizio, per la mancanza di depuratori e gli unici frequentatori che si annoverano ogni anno anche sulle pagine di questo giornale sono i cosiddetti “ Mao Mao “ . Nel passato poi c’erano i contrabbandieri. Questi sono i vostri Vip !

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